Minima Cardiniana 306/1

Domenica 20 dicembre 2020, IV Domenica d’Avvento

EDITORIALE

Questo è un numero prenatalizio. Vi dispenso pertanto, in omaggio al Bambino che sta per nascere, le mie inutili, sciocche e noiose elucubrazioni su chissacché. Vi ricordo solo che:
1. Il nordico Albero di Natale, ennesimo
avatar del tema archetipico universale dell’Arbor Vitae, è ormai un simbolo universalmente cristiano da almeno due secoli: dovettero digerirlo perfino i nazisti, dopo aver cercato di truccarlo da “runa di Freia” e da Yggdrasil, e Stalin sulla Piazza Rossa. Fate l’Albero a casa.
2. Il presepio è una geniale invenzione di Francesco d’Assisi, nel 1223 (leggete il recentissimo libro di Chiara Frugoni) ed è una grande gloria italiana in genere, napoletana in particolare. Il tipo che in Natale in casa Cupiello dice “Nun me piace ’o Presepio” un coglione. Fate il Presepio a casa.
3. L’
Adventuskranz, corona di vegetali sempreverde guarnita di quattro piccoli ceri che si accendono progressivamente nelle quattro domeniche d’Avvento, è una splendida tradizione germanica, da imitare. Se ne vendono anche di già confezionati, ma una ghirlanda di rami d’abete con quattro candeline è facilissima da fare anche a casa. Da quest’anno in poi, fatela tutti.
4. Anche per farla finita una volta per tutte con il tormentone sulla versione del Nuovo Messale a proposito del
Pater Noster, come lettura natalizia leggetevi il Commento di Francesco d’Assisi al Padre Nostro. Lo trovate in molte edizioni: ma vi consiglio il volume dedicato alle opere di Francesco e Chiara d’Assisi, a cura di Claudio Leonardi, commento di Daniele Solvi, Milano, Fondazione Lorenzo Valla / Arnoldo Mondadori, 2004, pp. 123-126 (“La Letteratura Francescana”, vol. 1). Un libro che non dovrebbe mancare in nessuna casa di quegli eretici che amano il papa peronista, comunista e satanista.