Minima Cardiniana 183/2
Domenica 8 ottobre 2017 – Santa Pelagia
EFEMERIDI DEL CAOS
IL PAPA ERETICO E L’ITALIA, POPOLO DI SANTI, DI EROI, DI NAVIGATORI, DI TRASVOLATORI E DI TEOLOGI DELLA DOMENICA
Ho seguito prima con divertimento (cioè senza prenderla sul serio), poi con scetticismo un po’ annoiato , infine con corrente irritazione la vicenda delle accuse di eresia mosse a papa Francesco. A volte penso che un buon reparto di quell’esercito pontificio che le suonò dure agli italiani a Castelfidardo, o meglio ancora un ucronico rientro in servizio del bravo, benemerito Mastro Titta, sarebbero le risposte migliori da fornire a certa gente. Non disponendo purtroppo di alcuno di questi due nobili strumenti, mi sono affidato all’amico Antonio Musarra, che per anni ha insegnato religione nelle scuole secondarie e ha i titoli scientifici per rispondere. Egli ha per replicare titoli scientifici migliori dei miei.
«Sporcarsi con il fango della strada». Una nota sulle supposte “proposizioni ereticali” di papa Francesco
Antonio Musarra
«Correzione filiale». Questo il titolo del documento inviato al papa qualche mese fa, divulgato solo di recente, incentrato su alcune presunte proposizioni – malamente virgolettate, giacché non si tratta affatto di citazioni – «ritenute false ed eretiche». Un documento che ha dato adito a molte recriminazioni ma, ancora, a nessuna critica nel merito[1]. Cominciamo col mettere i puntini sulle proverbiali “i”. In attesa che si apra ciò che da tradizione debba aprirsi: una disputa teologica un po’ vecchio stile. Senza – sia chiaro – alcuna pretesa di completezza né “arroganza teologica” di sorta. Considerate, dunque, queste pagine – rigorosamente in fieri – alla stregua di pensieri di una persona comune interessata alla faccenda.