Domenica 1o dicembre – II domenica d’Avvento
UN’INTERVISTA SU TEMI BEN NOTI. MA REPETITA IUVANT (FORSE…)
Un giornalista il nome del quale non sono autorizzato a riferire mi ha rivolto alcune domande forse non originali, ma comunque di rilievo. Proprio data la loro semplicità, ritengo utile farle conoscere a un àmbito più vasto di amici: si stanno preparando tempi forse difficili, ed è bene esser chiari.
Dobbiamo aver paura dell’Islam?
Assolutamente no, per due ragioni: una metafisico-antropologica, una storico-politica. A livello metafisico-antropologica l’Islam è una religione nata dal ceppo abramitico, molto affine all’ebraismo e al cristianesimo, che persegue la perfetta conformità dell’anima rispetto ai disegni di Dio e l’unità in pace e in concordia, secondo la volontà divina, di tutti gli esseri umani. A livello storico-politico l’Islam è stato senza dubbio una grande forza in certi momenti anche guerriera, ma non ha mai conosciuto se non nei primissimi tempi della sua vita (cioè nel secondo quarto del VII secolo) una vera unità; esso non dispone di alcuna istituzione normativa in grado d’inquadrarne dottrine e tendenze (in altri termini: non conosce strutture ecclesiali); è diviso in almeno tre principali confessioni, una decina di confessioni minori e una quantità enorme di gruppi, sodalizi, realtà culturali o devozionali. I musulmani nel mondo sono circa 1.600.000.000, ma non hanno tra loro né unità né sesso particolare concordia. In altri termini, esiste non l’ Islam, bensì gli Islam; infine, gran parte dei musulmani sono profondamente occidentalizzati nei loro costumi e nei loro obiettivi e perseguono scopi non diversi dal resto di tutti gli altri esseri umani. Continua a leggere “Minima Cardiniana 191/2”