Minima Cardiniana 208/2
Domenica 8 aprile 2018 – Domenica in albis
ITALIA SENZA GOVERNO
MA UN NUOVO GOVERNO CI SARA’ (FORSE…)
E’ una vecchia storia, valida sin dai tempi della “prima repubblica” (quella che non si sa se e quando è morta; né si è ancora capito bene se siamo tuttora nella seconda o addirittura nella terza). Noialtri vecchietti (io sono del ’40) la conosciamo bene: in fondo in Italia, durante i periodi di transizione, cioè quando il governo passato è ormai scaduto e resta in piedi solo “per l’ordinaria amministrazione”, si vive tutto sommato meglio. Se non altro, senza sorprese. Tutto ciò, unito all’esito ambiguo dell’ultima competizione elettorale e alla difficoltà di creare una coalizione di governo duratura, induce a credere che senza governo resteremo ancora molto a lungo: a meno che non si debba scegliere il nuovo ricorso alle urne, che probabilmente confermerebbe l’antica tendenza italica a saltare sul carro del vincitore, che però nel caso attuale sono due. In altri termini: forse non aumenterebbe il silenzioso e trascurato esercito dei non-votanti (temibile solo se si svegliasse), ma in cambio crescerebbero pentastellati e leghisti. Non gli altri due componenti della “coalizione di destra”, che si ostinano a non dir nulla di nuovo. D’altro canto, Di Maio è stato chiaro: il suo movimento non “riconosce” qualità politica (e quindi capacità contrattuale nelle trattative) alla coalizione, il che vuol dire che secondo lui – né francamente gli si può dar torto, fermo restando il probabile tendenzioso tatticismo delle sue intenzioni – le effettive forze di governo sul tappeto sono tre: il M5S, la lega e il PD. Ma la prima mossa spetta comunque a quelli che ormai non ha più senso definire “grillini”, i quali si guardano bene dal farla in modo precipitato: ma hanno cominciato a “mettere dei paletti”, il che vuol dire ad aprire la fase della contesa tra i suoi due unici interlocutori possibili per stabilire chi sia il preferibile. Continua a leggere “Minima Cardiniana 208/2”