Minima Cardiniana 230/5
Domenica 13 gennaio 2018. Battesimo del Signore
LA RIVOLUZIONE DELL’IGNORANZA
PER FORTUNA C’E’ IL “MURO ANTARTICO”
Su “La Repubblica” dell’11.1., Alessandro Baricco ha scritto un lunghissimo articolo a proposito dell’odierna rivoluzione della “gente” contro l’élite. A suo avviso è in corso una sorte di rivoluzione, favorita dall’informatica e dalla “democratizzazione delle informazioni”, della gente comune contro qualunque tipo di “apprendista stregone”. E’ la rivoluzione degli incolti e felici di esserlo contro tutti gli specialisti, i “soloni”, quelli che con la scusa dell’avere studiato vorrebbero imporre agli altri il loro punto di vista. Una rivoluzione democratica: se in TV assisti, ad esempio, a un dibattito, che so, sui vaccini, e da una parte c’è un illustre clinico o un ricercatore di grande esperienza e di altissimo livello e dall’altra c’è un no vax che sull’oggetto del contendere ha letto un paio di articoli di “Focus” e ha orecchiato un discorso in autobus, l’avviso del competente e quello dell’incompetente sono sullo stesso piano: sono due punti di vista, valgono ciascuno un voto. Sulla base di ciò, di recente, una signora del governo ha cercato di zittire un ex ministro dell’economia criticabilissimo sotto molti aspetti ma noto per essere un economista illustre semplicemente con un “Questo lo dice Lei!”. E’ la Rivoluzione dell’Ignoranza, sulla base della quale si esige il “rispetto degli incompetenti” non in quanto cittadini vittime di un sistema sociale iniquo che ha impedito loro di studiare abbastanza, bensì in quanto incompetenti per scelta, ignoranti fieri e orgogliosi di esserlo e nemici di ogni forma di competenza e di autorevolezza nel nome della lotta democratica dell’Ignoranza contro la Meritocrazia. E’ la rivoluzione contro la quale ha combattuto la sua ultima battaglia mediatica Umberto Eco: quella dei diecimila ignoranti che dilagano sui media imponendo le loro sciocchezze in quanto sono appunto diecimila, quindi hanno diecimila volte più ragione – è un principio democratico, che diàmine! – dello specialista isolato che fa confluire sull’esile peso del suo unico voto a disposizione il peso di una vita di studio e di ricerca. La mia cazzata, caro mio, vale quanto il tuo Illuminato Parere; e se siamo in diecimila a dir cazzate vinciamo noi: è un elementare principio democratico. Continua a leggere “Minima Cardiniana 230/5”