Minima Cardiniana 245/2
Domenica 5 maggio 2019. III Domenica di Pasqua
TIZIANO TERZANI. UN CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE
La mia chiacchierata della volta scorsa su Tiziano Terzani ha suscitato un piccolo vespaio tra i lettori. Eccovi una delle repliche.
LUIGI COPERTINO
TIZIANO TERZANI: UN CAMMINO INCOMPIUTO
L’intervento dell’amico Franco Cardini in memoria di Tiziano Terzani, un vero e proprio piccolo saggio, reperibile su francocardini.it, nel “Minima Cardiniana” n. 240/3 del 1 aprile 2019, dovrebbe essere letto da tutti con estrema attenzione. In esso è ricostruito l’itinerario umano, spirituale ed ideale di un uomo al quale certamente la nostra generazione deve molto in termini di comprensione dell’epoca ed in vista del Vero. Tuttavia l’impressione ricavata dalla lettura del contributo di Cardini è che in Terzani, nel suo cammino, qualcosa sia rimasto incompiuto. E’ un’impressione che può cogliere immediatamente chi approccia il personaggio da una prospettiva abramica.
Il saggio di Cardini muove dall’antefatto della decisione di un assessore friulano intesa a ridurre i contributi finanziari al “Premio Terzani” che si svolge ogni anno ad Udine. La motivazione ufficiale di tale decisione sembra essere stata quella per la quale una amministrazione di centrodestra non può appoggiare premi intitolati a chi su questa terra si professava marxista. La penosa presunzione di certi politici, che credono di poter usare il criterio dell’appartenenza partitica nel campo della cultura, è pari soltanto a quella di certuni storici, o sedicenti tali, i quali, per restare in Friuli, di recente, in nome della libertà di ricerca storica (libertà sacrosanta!), si sono opposti alla legge regionale che, pare, il governatore di quella Regione voglia approvare contro i negazionisti o i riduzionisti del dramma delle foibe. La questione non sta, in questo caso, tanto nell’assurdità di voler stabilire per legge quale sia la verità storica – e per le foibe ci sono tante di quelle prove che è impossibile negare o sminuire i fatti – quanto piuttosto nel fatto che quegli stessi storici, così zelanti contro la ventilata ed imbelle legge del governatore leghista del Friuli, non hanno alzato proteste quando si è trattato di difendere la stessa sacrosanta libertà di ricerca storica contro altre similari leggi liberticide né quando si trattava, ad esempio, di affermare il carattere genocida dello sterminio armeno. Continua a leggere “Minima Cardiniana 245/2”