Minima Cardiniana 247/3
Domenica 19 maggio 2019. V Domenica di Pasqua. Santi Nereo e Achilleo
EFFEMERIDI DELL’OSCURITA’
SUA EMINENZA LUCIFERO
Tutte le Chiese, le Chiesette, le Chiesine e le Chiesuole “cristianiste” d’Italia hanno oggi avuto una gran bella soddisfazione. Un leader come si deve, finalmente!, al quale magari se qualcuno annega o qualcun altro crepa per mancanza di cure su un natante non gliene frega nulla (è un duro, lui…), ma che va al comizio con la corona del rosario. I cristianisti devoti hanno così avuto di che rimettersi dal brutto colpo di qualche giorno fa, quello del cardinale elettricista che riallaccia la luce a una banda di comunisti musulmani invasori. D’altronde, siccome fra i cristianisti vi sono fini esegeti e illustri simbologi, qualcuno di loro non mancherà di osservare che colui che porta la luce è appunto Lucifero. Roba da satanismo e da giacobinismo e da massonismo tutti messi insieme. O non è massone anche il papa?
Certo, come al solito, c’è sempre qualche guastafeste. Sentite questo.
L’ELEMOSINIERE, LA LUCE E LA NOSTRA (BIBLICA) CECITÀ
Certo, è fin troppo facile richiamare – alla luce dei recenti avvenimenti – la parabola del Buon Samaritano, ma nell’occasione un breve ripasso certamente non guasta. Nel Vangelo secondo Luca (10,25-37) è contenuta la bellissima parabola che mette in risalto la misericordia e la carità cristiana, i due presupposti sui quali – fin dall’inizio – si fonda il Pontificato di papa Francesco.
Quando un dottore della Legge – notare la maiuscola iniziale – chiede a Gesù cosa bisogna fare per ereditare la vita eterna, questi risponde citando la famosa parabola: l’uomo che scende da Gerusalemme a Gerico, i briganti che lo spogliano, lo derubano, lo percuotono e se ne vanno lasciandolo sulla strada, mezzo morto; un sacerdote e un levita che lo vedono e procedono oltre; non fa lo stesso il samaritano, che gli passa accanto e ne ha compassione; dunque lo aiuta, lo medica, lo carica sul suo giumento, lo conduce in una locanda e lascia all’albergatore due denari per prendersi cura di lui (“e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno”). Continua a leggere “Minima Cardiniana 247/3”