Minima Cardiniana 252/3
Domenica 23 giugno 2019. Sollenità del Corpus Domini
NATATTACK
IL GIOCO PESANTE DI CHIOMARANCIO E I SOVRANISTI-ASCARI DEL “BEL PAESE”
Ancora reduci dallo shock delle amministrative e dalle europee, turbati dall’ondata di maltempo che ci ha colpiti e da quella di calura torrida che sta arrivando, assorbiti dal problema stagionale degli esami di maturità, impigliati nelle questioni del procedimento europeo d’infrazione all’Italia e già quasi presi dalle postgoldoniane “smanie per la villeggiatura” che colgono gli italiani – recessione o no – alla fine di giugno, non stiamo granché notando la nuova messinscena vicino- e mediorientale avviata dalla bufala dell’attacco iraniano alle petroliere giapponesi e norvegesi nel golfo di Ormuz (notizia data per avviare il marchingegno meditato tra Casa Bianca e Pentagono e poi precipitosamente sparita nel gorgo mistico nel e dal quale entrano ed escono di continuo le fake news ingollate e metabolizzate da tutti anche se non ci crede nessuno), noialtri cittadini di un paese pieno di sovranisti distratti ci siamo fatti passare addosso tanto il pellegrinaggio a metà giugno del vicepremier Salvini ad limina Domnaldi Aenocomati[1, ]in cerca di appoggio contro il fronte europeista a testa francotedesca e di legittimazione del nuovo sistema fiscale destinato a rubare ulteriormente ai poveri per regalare ai ricchi, quanto il complementare e sottinteso – e, stavolta, quasi esplicito – omaggio, con la scusa del Settantesimo Anniversario della NATO, all’alleanza politico-militare che ci vincola sia all’acquisto di aerei destinati a macellare chi ci sarà forse tra breve comandato di farlo, sia a ribadire e a perpetuare il giogo che ci sottopone all’Alleanza Atlantica nel momento stesso nel quale una nuova aggressione all’Iran sotto forma di un annunziato aggravarsi dell’embargo ormai quarantennale sta per essere messa a punto dal governo USA e dai suoi complici internazionali, tra cui l’Italia figura come uno dei più solleciti e volenterosi.[2]