Domenica 24 maggio 2020
Ascensione di Nostro Signor Gesù Cristo
INDICE 1. PROMEMORIA 2. AGENDA 3. PROVOCAZIONE 4. QUALCHE VERIFICA SULLE BUONE RAGIONI PER ALLARMARSI 5. UN APPELLO 6. E ADESSO, PASSATA LA PANDEMIA, COME ANDREMO A RICOMINCIARE?
Domenica 24 maggio 2020 Ascensione di Nostro Signor Gesù Cristo
PROMEMORIA Può anche darsi che il Piave mormorasse calmo e placido, quel giorno di 105 anni or sono, al passaggio dei primi fanti del Regio Esercito spediti alla frontiera per combattere contro l’armata di un impero con il quale, fino a pochi mesi prima, l’Italia era alleata. Come ben aveva dimostrato carte alla mano Giovanni Giolitti, se il nostro paese fosse anche soltanto rimasto neutrale, avrebbe potuto ottenere “parecchio”: magari perfino la stessa Corsica, che la repubblica di Genova aveva ceduto alla Francia poco meno di un secolo e mezzo prima, e che a rigore non era certo meno “irredenta” quindi del Trentino e del Tirolo meridionale, la popolazione dei quali – italofona o germanofona che fosse – era abbastanza meno “italica” (d’italiani non è magari proprio il caso di parlare…) dei corsi, largamente legati fino dal medioevo a pisani e genovesi. Il governo austriaco era disposto a cedere al re d’Italia la grande isola, se la guerra si fosse conclusa con la sconfitta della Francia: e a parte la cobelligeranza gli sarebbe bastata la neutralità. Per non parlare di Nizza e Savoia, che avrebbero pur dovuto interessare a casa Savoia (c’era di mezzo addirittura la città natale dell’Eroe dei Due Mondi!): quella sì ch’era una ferita fresca, roba di meno d’una sessantina di anni prima. Viceversa, sembra proprio che i trentini – c’erano sì gli irredentisti, ma non erano certo la maggioranza – di passare dal buongoverno asburgo-lorenese allo scalcinato governo sabaudo non avessero una gran voglia. Per non parlar dei triestini, italiani e fedelissimi a Vienna nella loro stragrande maggioranza (andatevi a vedere ancora oggi, di fronte alla stazione centrale, il monumento all’imperatrice Elisabetta).Continua a leggere “Minima Cardiniana 283/1”
Domenica 24 maggio 2020
Ascensione di Nostro Signor Gesù Cristo
AGENDA Lunedì 25 maggio alle ore 9,15, su Rai1, il presidente della Giunta Regionale Toscana Enrico Rossi discuterà con Franco Cardini e altri ospiti a proposito dei problemi posti dal Coronavirus alla sua regione.
Cogliamo l’occasione per informare gli amici che ci hanno inviato i loro contributi che il materiale accumulato comincia a essere un po’ troppo: per cui lo smaltiremo un po’ per volta, a partire dal prossimo numero.
Domenica 24 maggio 2020 Ascensione di Nostro Signor Gesù Cristo
PROVOCAZIONE Qualcuno si sentirà offeso e qualcun altro sarà meravigliato per il carattere “dissacrante” del mio Promemoria, che parrà una profanazione del Ventiquattro Maggio, quando l’esercito marciava per raggiunger la frontiera ma era fatto per la massima parte di contadini spiantati che continuavano a sperare nella riforma agraria e di poveri operai sfruttati ai quali giravano vorticosamente le scatole (dico scatole perché sono un signore) e di Trento-e-Trieste non gliene sarebbe mai potuto fregar di meno, tantopiù che stavano bene dove stavano. Bene. Oportet quod scandala eveniant. Non si tratta né di provocazione, né di dissacrazione. Semmai si tratta di quel che Max Weber ha definito “disincanto”. E di disincantarla, la storia, abbiamo tutti bisogno. Non solo quella italiana. Anche quella europea, occidentale, mondiale. Continua a leggere “Minima Cardiniana 283/3”