Minima Cardiniana 423/1

Minima Cardiniana 423/1

Domenica 18 giugno 2023, San Calogero

EDITORIALE
LA NOSTRA ITALIA VERSO UNA SVOLTA STORICA E UNA NUOVA AFFERMAZIONE IDENTITARIA
Gaudium magnum nuntio vobis: habemus novum Patrem Patriae. Lo ha proclamato mercoledì 14 scorso, nel duomo di Milano, l’arcivescovo successore di sant’Ambrogio. Le esequie di stato di Silvio Berlusconi e la proclamazione del lutto nazionale per la sua dipartita hanno segnato il battere d’un’ora nuova nel cielo della nostra patria: e, attenzione!, a parte il tono faceto non sto affatto scherzando. Anzi, sono profondamente contrariato e preoccupato. Continua a leggere “Minima Cardiniana 423/1”

Minima Cardiniana 423/2

Minima Cardiniana 423/2

Domenica 18 giugno 2023, San Calogero

ARRIVA
Ci arriva fresco fresco, o se preferite altra temperatura ecco qua caldo ancora di forno, un “Elogio in rima” del Cavaliere. Ne è autore nientepoponimenoché David Riondino, tanto nomini nullum par elogium, stella della comicità toscana parente dei Benigni, dei Nuti, dei Pieraccioni e compagnia hantante, ovvia! Sono versi gentili, allegri, misurati, come si addice alla serenità di un addio a uno che non meritava bandiere a mezz’asta e che avremmo preferito si fosse limitato alla presidenza del Milan. Continua a leggere “Minima Cardiniana 423/2”

Minima Cardiniana 423/3

Minima Cardiniana 423/3

Domenica 18 giugno 2023, San Calogero

E, PER PARLAR DI COSE UN PO’ PIÙ SERIE…
L’INVENTARIO DELL’EREDITÀ DI BERLUSCONI E LE DESTRE
di Marco Tarchi
Tracciare un bilancio del ruolo che Silvio Berlusconi ha esercitato nelle vicende della destra italiana non è un compito così semplice come potrebbe apparire a prima vista. Per molti di coloro che si sono cimentati in questo compito, la sua funzione essenziale si può ridurre all’insolito aggettivo “sdoganatore”, che richiama le conseguenze dell’esternazione a favore della candidatura di Gianfranco Fini a sindaco di Roma, nel dicembre 1993, con cui si aprì un fulmineo processo di riammissione nell’area della legittimità governativa di un partito che, per le sue connotazioni neofasciste, ne era stato escluso sin dalla nascita. E non c’è dubbio che l’apertura al Msi, compiuta all’unico scopo di non lasciare da parte nemmeno uno dei voti necessari a sbarrare la strada al successo del fronte progressista nelle successive elezioni legislative – le prime svolte con un sistema prevalentemente maggioritario, che obbligava a costituire coalizioni quanto più larghe possibile –, è stato uno degli aspetti salienti dell’azione politica berlusconiana. Che è ben lungi, però, dall’esaurire l’inventario dell’eredità, controversa e ingombrante, che il Cavaliere ha lasciato al campo su cui non ha mai smesso di cercare di esercitare la sua egemonia. Continua a leggere “Minima Cardiniana 423/3”