Minima Cardiniana 433/1

Minima Cardiniana 433/1

Domenica 24 settembre 2023, San Pacifico

IN MEMORIAM
Gianni Vattimo era un caro amico; di lui conservo ricordi pieni di delicatezza e di serenità. Era un uomo timido e sensibile: la più bella memoria che conservo di lui è quella di un casuale incontro in un deserto vagone di seconda classe di una linea ferroviaria secondaria – oggi un “ramo secco” non più attivo, a causa della dissennata politica dei governi italiani del dopoguerra che obbedendo al diktat della famiglia Agnelli e di quanti erano interessati a indebitarci costringendoci a viaggiare sempre e soltanto in auto – durante il quale, tra le montagne dell’Appennino centrale, mi confidò di aver passato un’intera notte insonne vegliando il suo vecchio gatto preda di un duro attacco d’asma. Vattimo ha scritto cose molto belle: ma nel mio ricordo valgono soprattutto quelle lunghe ore notturne passate a confortare un vecchio amico. Per quel che concerne il suo pensiero e la sua opera, preferisco passare il testimone a chi ne sa più di me. – FC Continua a leggere “Minima Cardiniana 433/1”

Minima Cardiniana 433/2

Minima Cardiniana 433/2

Domenica 24 settembre 2023, San Pacifico

EDITORIALE
Ormai la politica è scomparsa, fagocitata dall’attività elettorale: cioè dalla corsa indiscriminata all’accaparramento dei voti, mentre appunto questa forma di degrado è tra le principali ragioni del disamoramento dalla politica da parte dell’opinione pubblica. L’alto livello quantitativo di chi non si cura più nemmeno di andar a votare, aggiunto alle schede bianche o nulle di chi ci va ma non sa o non vuole scegliere, dovrebb’essere il principale problema di segreterie e quadri dei partiti politici in Italia. Ma essi sono ormai ridotti a puri e semplici “comitati elettorali” che funzionano (sempre meno e sempre peggio) come macchine acchiappasuffragio. Continua a leggere “Minima Cardiniana 433/2”

Minima Cardiniana 433/3

Minima Cardiniana 433/3

Domenica 24 settembre 2023, San Pacifico

SE IL PATETICO NOSTALGISMO PRETENDE DI FARSI DOGMA STORICO…
L’ANPI, “Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia”, era fino a qualche anno fa un sodalizio di combattenti che pretendeva di rappresentare tutto il mondo della Resistenza volontaria armata ma che escludeva un largo settore di esso in quanto dava voce solo all’area socialcomunista. Oggi però la sua struttura umana è cambiata per motivi di naturale usura generazionale: un partigiano combattente, per essere stato tale, deve aver avuto almeno 14 anni tra 1943 e 1945, quindi averne oggi più o meno dai 90 ai 95. Me li ricordo bene, io, i “vecchi” dell’ANPI, con i quali ho discusso e polemizzato nei decenni scorsi: polemici e spesso intransigenti, ma a volte anche simpatici. Noto ora malinconicamente che il loro posto è stato preso da “ragazzini” e “ragazzacci” faziosi, di scarsa cultura e di ancor più scarsa fantasia: Vedo che tendono a ritenersi i diritto non solo di “monopolizzare l’antifascismo”, bensì anche a pretendere di essere i soli a poter dar lezioni di storia in merito. Ma c’è un ostacolo: per insegnare la storia bisogna conoscerla, o quanto meno saperla distinguere dalla dogmatica e dalla demonologia. Ecco quel che ne pensa uno studioso come Dino Cofrancesco – FC Continua a leggere “Minima Cardiniana 433/3”