Minima Cardiniana 170/1

Domenica 9 aprile 2017 – Domenica degli ulivi (o degli olivi, o delle Palme, secondo le diverse tradizioni italiane)

A grande richiesta, il testo integrale della conferenza tenuta a Genova, il 7 aprile, presso il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, nell’ambito della manifestazione La Storia in Piazza.

UNA NOTA SULL’IMPERO

L’impero e gli imperi

Del termine “impero”, oggi si abusa. Si dice che l’”impero” americano è in crisi, che l’”impero” di Berlusconi non c’è più, che l’”impero” di Bill Gates è in crisi da quando la conferenza di Davos lo ha rilevato. Ma l’impero sta ormai rivelandosi qualcosa di tanto terribile da diventar banale: “l’impero colpisce ancora”, “l’impero di Satana”, “l’impero dei sensi”, “l’impero della moda”, “l’impero delle noccioline” e via dicendo. Forse dovremmo reimparare a trattar le parole con maggiore rispetto, a rispettare la sacralità che da alcune di esse promana. L’espressione penetralia imperii, ad esempio, significa molto di più di un semplice “segreto di stato” ed è ben altra cosa dalla banale privacy.

Quanto all’impero, esso è ben lungi dal limitarsi a qualificare solo il potere. L’impero è, fino dal concetto romano che esprimeva non solo il comando bensì anche il diritto ad esso e la pienezza di esso, il diritto ad esercitare il potere e a mantenerlo attraverso la giustizia espressione della quale sono le norme che esso solo ha la prerogativa di emanare e di render legittime. L’impero non è difatti sono garante delle leggi, ne è origine e fonte: fons iuris.

Vi sono due modi, nel linguaggio politico, di usare il termine impero. Continua a leggere “Minima Cardiniana 170/1”

Minima Cardiniana 169

Domenica 2 aprile. V Domenica di Quaresima

SAMIZDAT

Cari Amici,

  vediamo d’intenderci: e di organizzare sul serio la nostra legittima difesa, se e nella misura in cui ciò è possibile, augurandosi che non sia troppo tardi.

  In un momento molto difficile della vita dell’Unione Sovietica, la rete di circolazione di notizie clandestine – il glorioso Samizdat – permise all’opinione pubblica di un paese in crisi di rimediare alle lacune e di difendersi dalle menzogne di un sistema di contrinformazione/antinformazione/disinformazione elaborato da un governo incapace e repressivo. Ma allora era vero, e oggi lo è ancora di più, quel che ebbe a dichiarare Soljenitzin quando giunto in Occidente per cercarvi asilo e libertà, vi aveva trovato fama, una certa ricchezza ma anche corruzione e ipocrisia; deluso dalla democrazia occidentale, egli dichiarava: “Da noi, quando si vuol far tacere qualcuno lo si ammazza, o lo si seppellisce alla Lubjanka, o lo si manda in Siberia; da voi, basta spegnergli il microfono”. Continua a leggere “Minima Cardiniana 169”

Minima Cardiniana 167

Domenica 26 marzo – IV domenica di Quaresima

CON MOLTE SCUSE

Quand’ero quindici-diciottenne, tra ginnasio e liceo – correva la metà degli Anni Cinquanta del secolo scorso: l’era del bronzo era finita, ma non poi da troppo tempo –, fondavo giornalini scolastici: ne avrò fatti tre o quattro, da “La Balestra” del Machiavelli alla gloriosa ancorché eversiva e contestatissima “Martinella”. Erano periodici teoricamente mensili, o bimensili, talvolta magari trimensili. In realtà, dal momento ch’erano eroicamente autofinanziati, capitava loro di uscire con discreta irregolarità. Stanchi di proteste e di contumelie, una volta noialtri della redazione sostituimmo alla scritta sottostante la testata, quella che di solito dichiarava la periodicità, quella – orgogliosamente luciferina, sotto specie di modestia – che recitava, in rima: “Esce quando gli riesce”. Potrei forse dire un po’ lo stesso del mio settimanale appuntamento: raramente riesco a licenziare la settimanale puntata dei miei “Minima” entro la domenica sera; di solito ci lavoro nella notte tra domenica e lunedì.

Stavolta ho superato me stesso in infingardaggine: d’altronde, Santo Sepolcro a parte, c’erano due grossi e impegnativi argomenti da affrontare. Che volete farci, il seguir l’attualità comporta dei pieni e dei vuoti: quando c’è troppa roba, quando ce n’è meno. “Oggi molto, doman poco”, come dice un personaggio de Le nozze di Figaro del mio amatissimo Wolfgang Amadeus. Anche questo giornalino esce quando gli riesce. Stavolta, con un rotondo giorno di ritardo. Le mie scuse a tutti.

TRE GRANDI TEMI

MAGNUM GAUDIUM NUNTIO VOBIS

Non passa istante, quando ne sono lontano, che io non mi ricordi di Gerusalemme, che non ne avverta la continua nostalgia. “Se ti dimentico, Gerusalemme, si secchi la mia mano destra, aderisca la lingua al mio palato se non pongo Gerusalemme al di sopra di ogni mio pensiero…”, come dice il Salmista. Se Dio mi farà la grazia di conservarmi lucido e sereno nel momento nel quale dovrò lasciare questo mondo, credo e spero e prego che il mio ultimo pensiero – insieme a Maria e a Francesco – sia dedicato a Gerusalemme. E mai come in questi giorni mi è dispiaciuto, nella grande gioia per un felice annunzio, di star lontano da essa e di non poter condividere la consolazione di questo magnifico evento col mio fraterno amico frate Michele Piccirillo, francescano e grande archeologo di Terrasanta, che purtroppo si è prematuramente accomiatato da noi alcuni anni or sono. Continua a leggere “Minima Cardiniana 167”

Minima Cardiniana 166

Domenica 19 marzo – III Domenica di Quaresima

EFFEMERIDI DEL CAOS

“CASO-MINZOLINI”, “CASO-CINALLI”. LA LEZIONE DELLA PROVVIDENZA

E’ chiaro che non succederà nulla. Almeno per il momento. E magari per molto tempo.

Tuttavia, i venticinque lettori che seguono questa piccola rubrica e che, nel tempo, ne hanno còlto (bontà loro) alcuni connotati di un qualche interesse anche sul piano – ohimè – delle previsioni per il futuro, tengano presente anche questi due recenti casi a mio avviso esemplari. Il “caso-Minzolini” e il “caso-Cinalli”. Continua a leggere “Minima Cardiniana 166”