Minima Cardiniana 149

Domenica 20 novembre 2016. Cristo Re

GIUBILEO DELLA MISERICORDIA. UN CONSUNTIVO

Il Giubileo è finito. Ieri, in tutte le Chiesa del mondo cattolico, i sacerdoti indossavano i trionfali paramenti candidi delle grandi feste: era l’ultima domenica dell’anno liturgico, la festa del Cristo Re dell’Universo. Alla fine della messa, si canta in quell’occasione un antico inno legionario, il Christus vincit – Christus regnat – Christus imperat: e la Chiesa romana ritrova un riflesso della sua gloria imperiale, quella che i papi del medioevo hanno conquistato anche con qualche falso documentario – la “Donazione di Costantino” – e al quale papa Francesco ha definitivamente rinunziato deponendo il rosso della mozzetta e l’oro dell’Anello del Pescatore. Continua a leggere “Minima Cardiniana 149”

Minima Cardiniana 148

Domenica 13 novembre. Avvento ambrosiano

QUEL TRUMP CHE SI CHIAMA PUTIFERIO

Donald Trump ha vinto dunque le elezioni presidenziali negli USA. Un grande paese democratico, senza dubbio. Che ha saputo esprimere come candidati contrapposti due supermillionari, entrambi legati a doppio filo agli ambienti di potere statunitensi e internazionali: un gran bell’esempio di democrazia davvero (l’unico aspirante candidato presentabile, il “socialista” Benny Sanders, è stato fatto fuori subito: anche se aveva preso 13 milioni di voti, soprattutto da parte di giovani; e per fortuna è stato accolto in Vaticano, non i due protagonisti dello scellerato derby dell’8 novembre). Continua a leggere “Minima Cardiniana 148”

Minima Cardiniana 147

Domenica 6 novembre, San Leonardo

IL TERREMOTO, I SIMBOLI E LA GIUSTIZIA DIVINA

Tempi duri, i nostri. Tempi di violenza, di corruzione, di cataclismi e di segni. Tempi di “nuovo medioevo”, come direbbero quanti in tale periodo – convenzionalmente ritagliato nei secoli da alcuni diligenti umanisti e quindi inchiodato ai suoi connotati di barbarie e di superstizione da alcuni non meno diligenti illuministi – vedono appunto solo Guerre, Pestilenze, Carestie e insomma i Cavalieri dell’Apocalisse Prossima Ventura.

Se non è vera, è efficacemente pensata. Qualcuno ha visto nella basilica di San Benedetto a Norcia, distrutta ma la facciata della quale è rimasta miracolosamente e precariamente in piedi, un simbolo della Chiesa cattolica dei nostri tempi, in cerca d’unità ma in pericolo al contrario di scisma; una Chiesa corrotta, guidata da un papa al servizio dell’Anticristo che tratta con gli eretici. Immagini davvero “medievali”, degne di Ademaro di Chabannes, di Gilberto di Nogent, di Arnaldo da Brescia, del Savonarola. Continua a leggere “Minima Cardiniana 147”

Minima Cardiniana 146

Domenica 30 ottobre 2016, San Germano

RINGRAZIAMENTO PER I MEDICI

Ringrazio tutti coloro che mi hanno inviato il loro parere a proposito della fiction I Medici e della discussione che ne è scaturita; purtroppo non posso rispondere a ciascuno di loro, ma sono loro grato.

RINGRAZIAMENTO A “INFORMAZIONE CORRETTA”

Il periodico “Informazione corretta” si occupa di quando in quando di me: e lo fa con tanta cordialità e cortesia quanto con correttezza, come del resto la sua testata indica. Mi chiedo soltanto perché, allo scopo di aumentare (se possibile) tale correttezza, esso non prenda mai diretto contatto con me quando intende diffondere notizie su quanto faccio e penso: riceverebbe informazioni di prima mano che aiuterebbero la sua Informazione ad essere ancora più Corretta.

E di maggior correttezza abbiamo tutti bisogno: perfino loro.

Ecco ad esempio come il periodico diffonde e commenta la mia notizia relativa a un mio scritto recente:

Riprendiamo da NAZIONE/CARLINO/GIORNO di oggi, 27/10/201, a pag. 29, con il titolo “Quando la medicina parlava arabo: fu l’islam a curare la nostra cultura”, il commento di Franco Cardini. Franco Cardini esagera l’influenza avuta dalla scienza araba nel Basso Medioevo in Europa. La presenta come se fosse attiva ancora oggi. Non vogliamo mettere in discussione questa influenza, ma è sbagliato, oggi che l’islam estremista si propone la distruzione delle nostre democrazie, usare un linguaggio così elogiativo. Il titolo, inoltre, è fuorviante. L’islam non “cura” la nostra cultura: non lo fa certamente oggi, ma neanche lo ha fatto in passato.

Ecco l’articolo: 

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=74&sez=120&id=64227

Questo è tutto. Ma dal momento che i recensori vengono sovente a loro volta recensiti (è il destino segnalato nel celebre protofilm L’arroseur arrosé…), gli Amici di “Informazione Corretta” mi consentiranno spero alcuni rilievi.

“Disinformazione” del professor Cardini: dove? In che senso? Proseguendo nella lettura si apprende che è “esagerato” l’influsso dei testi arabi in Occidente. In quali parti del mio articolo qui citato si sarebbe “esagerato”? Consultando la letteratura specialistica sull’argomento (e cito ad esempio il manuale di filosofia di Alain de Libera, autorevolissimo in materia), si direbbe che il mio scritto sia addirittura poco generoso. Non v’è alcun dubbio non solo che la letteratura araba (ed anche ebraica: cito Pietro Alfonsi), grazie all’intenso lavoro di traduzione dall’arabo e dall’ebraico in castigliano e quindi in latino fatto a Toledo tra XII e XIII secolo per impulso di personaggi come Pietro il Venerabile e Alfonso X di Castiglia nonché in altri centri mediterranei (e del resto preceduto, già alla fine del sec. X, da quello di Gerberto d’Aurillac), abbia passato all’Europa cristiana moltissime opere di filosofia greca, accanto a trattati di astronomia/astrologia, chimica/alchimia, aritmetica, algebra, geometria, medicina e fisiologia, ma che anche lo “zero” e l’adozione per tramite arabo delle cifre indiane abbiano rivoluzionato matematica e scienza delle finanze e che personaggi quali Pietro Abelardo, Raimondo Lullo e Dante (attraverso Brunetto Latini) alle fonti musulmane si siano abbeverati.

Ma, se volete, entriamo un po’ più in dettaglio.

CIRCOLAZIONE DEI SAPERI, COMPLEMENTARITA’ DELLE CULTURE 

              Qua e là, in certe guide turistiche, si coglie un buffo ma anche molto significativo lapsus: una delle tele più celebri ed enigmatiche del Giorgione, i Tre filosofi del Kunsthistorisches Museum di Vienna, viene battezzata Tre magi. Non si tratta soltanto di un equivoco nato sulla base del numero “tre”, bensì anche del fatto che in realtà i magi sono, tra Due e Cinquecento, alcuni tra i soggetti più comuni della pittura europea. Ma c’è anche di più: il filosofo di età matura, al centro del quadro, mostra in effetti un’acconciatura orientale, come quella consueta ai magi almeno dal tardo medioevo; e – al pari dei magi – anche i tre filosofi appaiono scanditi in tre differenti età, cioè giovinezza, maturità e vecchiaia. Insomma, l’errore di qualche moderno, frettoloso compilatore appare a una valutazione un po’ più attenta molto meno strano e molto più significativo di quanto potrebbe a prima vista sembrare. Che anche Giorgione in realtà, dipingendo i suoi tre filosofi – e non staremo qui a entrare nelle molte polemiche relative alla loro identità e all’interpretazione dell’enigmatico capolavoro – pensasse ai magi? Che fosse anche un po’ suo, il lapsus  in cui sono incappati i moderni, incauti compilatori? Continua a leggere “Minima Cardiniana 146”