Minima Cardiniana 129

Domenica 3 luglio – San Tommaso

LA FEROCIA E LA STRATEGIA

LA PATRIA EUROPEA

QUELLO CHE VORREI DA RENZI

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LA FEROCIA E LA STRATEGIA

Ne parleremo forse ancora a lungo – per quanto la memoria corta sia uno dei nostri principali nemici –, dell’orribile massacro di Dacca della sera di venerdì scorso, primo di luglio. Ne parleremo, certo, anzitutto per i nostri nove connazionali uccisi. E’ un tributo pesantissimo che il nostro paese paga alla ferocia jihadista: e a pagarlo sono alcuni imprenditori che in alcuni casi erano lì da decenni e che hanno contribuito allo sviluppo di quel paese. Ma appunto ciò deve per forza obbligarci a porci alcune domande.  Continua a leggere “Minima Cardiniana 129”

Minima Cardiniana 128

Domenica 26 giugno 2016 . San Vigilio vescovo e martire

UN INVITO, UNA PREGHIERA, UNA SFIDA

A tutti i miei interlocutori.

E’ partita la campagna per la riforma costituzionale. Sappiamo tutti che sarà un plebiscito per o contro Renzi: giusto o ingiusto che sia, è così e non possiamo farci nulla. Per quanto mi riguarda, dopo un’attenta riflessione ho deciso di schierarmi con il “Sì”. Non nego che l’amicizia personale con Renzi ha avuto un certo peso in tale decisione. Ma ho amici carissimi anche dall’altra parte e non ho in ballo alcun interesse personale.
Ho sempre sostenuto che cultura significa sapersi, potersi e volersi rimettere di continuo in discussione. Mi hanno replicato che tale definizione andrebbe bene anche per l’onestà. Lo confermo. Credo che cultura e onestà siano per un uomo libero tutt’uno.
Sto con Renzi. Non in assoluto, perché molte cose che fa non mi piacciono e non mi convincono: ma nella fattispecie del referendum e della prosecuzione della sua esperienza di governo. Un mio carissmo amico mi ha detto di aver prove inconfutabili e numerose dell’impresentabilità renziana. Un altro mi ha parlato dei suoi legami con temibili uomini dell’alta finanza e del sistema bancario internazionale. Altri mi hanno informato in modo altrettando labile, con cenni e allusioni.
Credo nell’onestà degli amici che mi hanno segnalato queste cose. So che sono tutti uomini d’onore, come dice il Marco Antonio di Shakespeare. E allora fuori le prove. Fornitemele: nomi, cognomi, indirizzi, fatti, luoghi, date. Voglio aver di che mettermi in discussione e cambiare idea. Voglio fare un Libro Bianco contro Renzi: aspetto il vostro materiale,impegnandomi sul mio onore a non rivelare alcunché sulle mie fonti. Impegnandomi sul mio onore a presentarglielo chiedendogli di replicare. Impegnandomi sul mio onore a divulgarlo se la risposta non ci sarà o sarà fiacca e lacunosa.  V’invito ad aiutarmi per far chiarezza in me stesso, in voi stessi e in tutti. Anzi, vi prego. Anzi, vi sfido. Per dirla in termini pokeristici, “vedo”. Fuori le vostre carte. Se vi rifiutate di mostarle,  abbandonate il tavolo da gioco. E perdete.

BREXIT: E POI?

Ecco: questa è la vita. A settantacinque anni già quasi trascorsi, ti accorgi non solo che – come diceva Eduardo – gli esami non finiscono mai, ma soprattutto che non s’impara mai abbastanza. Quando credi che il senso della storia, almeno quello, sia quasi a portata di mano, ecco l’Augenblick di Goethe, l’Imponderabile di Pareto, l’Evento di Braudel che ti arrivano addosso e scompigliano le solide conquiste di “lunghe” e “brevi” durate. Continua a leggere “Minima Cardiniana 128”

Minima Cardiniana 127

ISLAM E OMOFOBIA

Domenica 19 giugno 2016, Sant’Abgar V, re di Edessa

L’ultimo orribile fatto di cronaca ha riacceso, come c’era da aspettarsi, le polemiche sulla natura “intollerante” dell’Islam. E’ ovvio che uno squilibrato musulmano che ammazza a colpi di mitragliatrice una cinquantina di gays non provi che l’Islam è tutto criminalmente omofobico nella stessa misura in cui un matto norvegese che si dichiara nazista e uccide alcuni giovani democratici che si stanno godendo un party non prova che tutti i norvegesi sono nazisti. Continua a leggere “Minima Cardiniana 127”

Minima Cardiniana 126

Domenica 12 giugno. San Leone III, papa

E NON FINIRA’… 

Non è detto vi sia un diretto rapporto fra la ritirata delle forze dell’ISIS in Libia e le atrocità delle quali gli uomini del califfo al-Baghdadi si stanno macchiando in Iraq. Per affermarlo, dovremmo aver prove certe di una continuità e coerenza di comando fra tutti i gruppi armati che in questo periodo si servono della sigla e della bandiera dello Sato Islamico: ma così, per fortuna, non sembra essere. La galassia terroristica ha interesse a mostrare all’esterno un volto compatto e coerente, ma è attraversata al suo interno da ogni sorta di rivalità e d’istanze autonomistiche. Ciò, intendiamoci, ha anche un risvolto negativo: una regressione delle insegne nere in Libia non è affatto necessario sintomo di debolezza della compagine jihadista in sé. Continua a leggere “Minima Cardiniana 126”