LIBERO COMITATO NNN (“Non in Nostro Nome”)
Donne e uomini liberi in lotta contro la tirannide turbocapitalista
Circolare n. 5, 8 ottobre 2025
Siamo tutti profondamente indignati per l’atteggiamento del nostro governo in rapporto al massacro di Gaza, all’esodo forzato di una popolazione innocente accusata in blocco di “terrorismo”, da un governo, quello di Netanyahu, che si è spinto ben al di là dei limiti del crimine internazionale. Ribadiamo l’illegalità delle intercettazioni in acque internazionali e siamo indignati dinanzi alle stesse dichiarazioni del nostro presidente del consiglio dei ministri che offende la sua e la nostra intelligenza quando sostiene che il suo governo ha inviato rapidamente ai palestinesi molti più aiuti di quelli che le “flottiglie” potrebbero consegnare loro.
L’Italia, al pari del resto di altri paesi europei, ha lasciato che il massacro perpetrato dall’esercito israeliano avesse libero corso senza reagire nemmeno con i due minimi gesti indispensabili: ritiro degli ambasciatori da Tel Aviv (Gerusalemme abusivamente occupata non può essere considerata capitale d’Israele), rottura delle relazioni diplomatiche, immediate denunzia e sospensione degli accordi in corso (compresi quelli già in essere) e adozione di effettive, pesanti forme di sanzionamento. Che ai palestinesi pervenga l’elemosina degli “aiuti umanitari” è una tragica beffa: l’Italia, insieme con altri paesi, si è resa obiettivamente complice dei crimini di Netanyahu: in queste condizioni, i nostri “aiuti” assumono identico valore a quelli che avrebbe il gesto di chi, dopo aver dato man forte (se non altro con la sua immobilità) all’aggressore, invii poi bende e pomate a casa dell’aggredito pretendendone addirittura la riconoscenza.
Dalla fine della seconda guerra mondiale, l’onore dell’Italia non era mai sceso così in basso: e sul governo “sovranista” del nostro grava la responsabilità di aver infangato quel tricolore che esso dice di amare tanto. Abbiamo di nuovo proclamato san Francesco nostro patrono: ma con la nostra ignavia contro un popolo di poveri, aggrediti e cacciati dalla loro terra, abbiamo bestemmiato il nome e la memoria di colui che per amore di Madonna Povertà meritò il sigillo delle stimmate. Quell’amore ch’è stato viceversa dimostrato dal popolo delle flottiglie (il merito del quale va moralmente ben al di là dell’efficacia degli aiuti offerti) e dall’alto magistero del cardinale Parolin, disprezzando il quale Netanyahu e la sua cricca hanno di fornito un’altra prova della loro miserabile indegnità.
Sappiano, questi malfattori, che il loro gesto ha profondamente offeso la stessa memoria di quei Martiri della Shoah nel nome dei quali essi pretendono di agire. Dinanzi a Dio Onnipotente esistono solo i giusti e i malvagi, qualunque siano i colori delle loro bandiere: Dio riconosce sempre i Suoi Figli e i suoi nemici. Per questo il blaterare di coloro che purtroppo ci governano ci è del tutto estraneo e respingiamo ogni complicità nei confronti delle loro scelte. Né la “pace” che ora si viene stipulando per volere di Trump e di Netanyahu e con la complicità di personaggi come Blair è vera pace: ma solo vittoria di Netanyahu, e qui egli ha ragione di gloriarsene mentre i suoi crimini restano impuniti. Ma né lui né i suoi complici hanno scuse: e delle scelleratezze che commettono essi sono i soli responsabili, insieme con chi finge di non rilevarle.
Tutto ciò viene perpetrato a loro vergogna e NON IN NOSTRO NOME.
