Domenica 19 ottobre 2017 – Avvento ambrosiano
DOVE VA LA SCUOLA ITALIANA?
Ecco un altro argomento che potrebbe interessare da vicino la “Lista del Popolo” di recente annunziata come iniziativa da Giulietto Chiesa, Marcello Ingroia e altri: un progetto al quale sono interessato e che ho contribuito a far nascere.
Si tratta della scuola. Una mia cara amica, docente di storia dlel’arte in Abruzzo, mi fa avere il materiale che segue. Preferisco per il momento lasciarla nell’anonimato in quanto non ho da lei esplicita e formale autorizzazione a divulgare il suo nome. Lo farò in futuro, se me ne darà autorizzazione. Comunque Le sono grato per questo contributo a dir poco illuminante (eccome!).
Articolo apparso il 9 settembre 2017 su Orizzonte Scuola
Le cinque scuole migliori d’Italia, tra aule feng shui e senza cattedre :
“Sono cinque le scuole italiane, quattro pubbliche e una privata, che hanno superato le selezioni internazionali, entrando a far parte per la prima volta della rete globale delle “scuole changemaker” di Ashoka, l’organizzazione non profit che riunisce gli imprenditori sociali di tutto il mondo.Le scuole si sono distinte per metodi didattici innovativi e ambiziosi e avranno il compito di guidare le altre scuole del Paese e le istituzioni verso il cambiamento. Le scuole sono: l’istituto Ettore Majorana di Brindisi, l’istituto comprensivo San Giorgio di Mantova, il Collegio del Mondo unito dell’Adriatico di Duino, la scuola Città Pestalozzi di Firenze e il Liceo Attilio Bertolucci di Parma..Queste scuole sono all’avanguardia nella digitalizzazione e in grado di rompere gli schemi della didattica tradizionale.Le lezioni frontali sono sostituite con dibattiti e lezioni tra pari: bambini di quattro anni che fanno lezioni sui dinosauri ai loro coetanei. Non ci sono libri e quaderni, ma tablet e supporti tecnologici di ogni tipo.Nell’istituto brindisino Majorana, prima scuola a usare l’oculus rift, sono state addirittura abolite le cattedre; al centro dell’aula c’è un’agorà dove gli studenti presentano i propri lavori; uno spazio riservato poi al montaggio dei video e un altro al relax.” !!!!!!!!!!!!!!!!
L’istituto ha lanciato un progetto (Book in Progress) che permette ai docenti di collaborare tra loro per produrre i libri di testo, anche in digitale.
Nel liceo di Parma, invece, vengono proposte attività extrascolastiche come fab lab, stampa 3d, coding, ma anche l’orto scolastico.
Nell’istituto comprensivo di Mantova, si trova addirittura un’aula feng shui. La scuola mantovana è anche una delle poche d’Italia ad avvalersi della collaborazione di volontari in servizio civile per assistere gli alunni con bisogni educativi speciali.
A Mantova si fa l’Erasmus già alle medie, a Parma alle superiori. A Duino (l’unica privata delle cinque) vivono e studiano insieme più di 180 studenti provenienti da 80 Paesi diversi. Le scuole premiate sono state scelte dopo un lavoro di mappatura iniziato nel 2015 attraverso la tecnica della snowball analysis, un sistema di segnalazioni a catena basato su interviste in 200 istituti che, da Nord a Sud, sono stati selezionati per capacità innovativa.
DENUNZIA E PROTESTA
Anche riguardo a quel che poco sopra ho detto a proposito della necessità-opportunità di una forza politica coraggiosa e pulita nell’Italia di oggi, Vi invito a meditare su quanto segue.
Sono un abituale viaggiatore in treno. Constato pertanto giornalmente le delizie del sistema ferroviario non più “di stato”: le disfunzioni, i ritardi, i servizi igienici di bordo sui treni spesso inagibili o impresentabili, i servizi igienici delle stazioni talora inesistenti (!) oppure a pagamento (solidarizzo con i migranti che fanno pipì nelle aiuole rifiutandosi di pagare ben un euro per un sevizio che dovrebb’essere dell’interesse di tutti pubblico e gratuito), le stazioni delle principali città italiane divenute centri commerciali pieni di boutiques risplendenti e di ogni sorta di food centre, meglio se costoso, ma dove mancano sale d’aspetto, farmacie, uffici postali, vale a dire tutto quell’indispensabile sistema di servizi che prima c’era e che è giusto aspettarci. Aziende quali Trenitalia, Italo e Grandi Stazioni sono responsabili di questo sfacelo: e le denunzie dei politici dove sono?
In tutto ciò si distingue per infamia l’attività sindacale, specie in ordine all’organizzazione degli scioperi: quasi regolarmente al venerdì (un bel week end lungo per gli scioperanti, dunque) e che sono autentici scioperi organizzati contro i poveri. Uno sciopero ha sindacalmente parlando un senso se colpisce le classi dirigenti e i ceti che contano: politici, alti funzionari, imprenditori eccetera. Solo così la società civile è obbligata ad accorgersi delle richieste che lo sciopero intende sostenere.
Ebbene: gli scioperi ferroviari colpiscono esclusivamente i treni locali e quelli a basso costo, che servono le località periferiche e le categorie più fragili, quali i lavoratori pendolari, gli studenti, i viaggiatori di condizione sociale non elevata, i migranti e coloro insomma che per questo o quel motivo non possono consentirsi gli alti costi degli Intercity e, soprattutto, delle “Frecce” (Rosse, Bianche, Argento). Quasi tutti gli Intercity e, regolarmente, tutte le “Frecce”, sono “treni garantiti”, che viaggiano anche in tempi di sciopero.
Una volta, a proposito dei sindacati venduti al padronato, si parlava di “Sindacati Gialli”. Oggi direi che trionfano sindacati, diciamo così, “color cioccolato”. Un colore condiviso però anche da un altro tipo di sostanza, molto meno appetitosa e profumata del cioccolato. Ecco: direi che si tratta di sindacati di quella roba lì. FC