Minima Cardiniana 190/4

Domenica 3 dicembre 2017 – Prima domenica d’Avvento

4.…E INFINE, UNA BELLA SFURIATA E UN UTILE PROMEMORIA

L’amico Enrico Galoppini, beato lui, è uno che ogni tanto riesce ancora a indignarsi per qualcosa. Ed ecco in che modo reagisce a giornalisti e opinion makers che, dopo avere talora costruito intere carriere su menzogne e omissioni, adesso sembrano partiti tutti per la santa crociata contro le fake news (che io preferirei definire “balle” o “bufale”, come si diceva quando, come si dice a Roma, “la gente parlava come magnava”. Vi passo questo esempio di prosa galoppiniana: che contiene, direbbe Dante, “invidiosi veri”.

 Davvero ironico per non dire insultante ed osceno: i maestri della menzogna a caccia di “bufale”

di Enrico Galoppini

A tutti i falsi, falsoni e falsissimi che si riempiono la bocca con ‘ste “fake news” vorrei – giusto a titolo d’esempio – ricordare che l’Iraq, che non ci minacciava in alcun modo (ma forse minacciava qualcun altro di sacro ed inviolabile…), è stato devastato e ridotto ad un campo di battaglia proprio grazie alle spudorate e criminali menzogne propalate da chi ora si ritrova a convegno (http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2017/11/29/fake-news-la-notizia-al-centro-e-larma-per-combatterle_632153c2-fc07-4542-b85a-91c8cebfd838.html) per discutere di “notizia al centro”, “giornalismo veritiero” ed altre chimere.

Chiedo a padre Jean-Marie Benjamin: quanti sono i morti iracheni imputabili alle bugie e alle “bufale” messe in circolazione da tutti i media occidentali? 500.000? Un milione tondo? Ve le ricordate, no, le fialette con l’antrace (!) agitate da Colin Powell? Le “armi di distruzione di massa”? Il “supercannone” di Saddam? I bambini tolti dalle incubatrici a Kuwayt City e il cormorano (dell’Alaska?) impiastricciato di greggio? Chi era che pubblicava paginoni sulla “alleanza tra Bin Laden e il rais di Baghdad” prima dell’attacco finale del 2003?

La stessa oscena sarabanda di fandonie è stata usata per massacrare il popolo siriano. Tutti questi morti, cari direttori di giornali e telegiornali, ce li avete sulla vostra coscienza. Perché chi diffonde menzogne che poi costano la vita a qualcuno è a tutti gli effetti corresponsabile. In un mondo normale voi oggi stareste ai lavori forzati, ma non in Italia, bensì in Iraq o in Siria. Le vostre coscienze sono nere come la pece e le vostre mani grondano sangue. Potete rigirarla come volete, ma la frittata che avete cucinato in tutti questi anni ormai puzza di stantio e sempre meno persone credono alle vostre cazzate. Ve la cantate e ve la suonate, fingendo ora una “autocritica” e di voler finalmente raccontare “la verità”. Ma voi non potete farlo perché siete dei maggiordomi di lusso di questo potere malvagio.