Domenica 22 marzo 2020, IV domenica di Quaresima
Domenica Laetare Jerusalem, prima domenica di primavera
EFFEMERIDI DELL’EUROPA OCCUPATA
Paulo peiora canamus. Noi ci si balocca con la pandemia, e intanto gli amerikani perfezionano il loro progetto d’occupazione dell’Europa. Che ci fan qui tante pellegrine spade, anzi tante pellegrine armi non sappiamo nemmeno se tutte davvero convenzionali (e crediamo di no)? Lo chiediamo da tempo al nostro governo, al quale senza dubbio non siamo sfuggiti: che non ci risponde mai, ma che senz’ombra di dubbio ci ha accuratamente schedati. Ebbene, ripetiamo una volta di più il nostro Delenda Carthago. Fate e dite quel che vi pare, ma NATO delenda est. Se non lo farete al più presto, ve ne accorgerete. Anzi, purtroppo ce ne accorgeremo tutti: e allora altro che Coronavirus.
NELL’EUROPA DEL VIRUS ARRIVANO I BOMBARDIERI USA DA ATTACCO NUCLEARE
A causa del Coronavirus le American Airlines e altre compagnie aeree statunitensi hanno cancellato molti voli per l’Europa. C’è però una “compagnia” Usa che, viceversa, li ha aumentati: la US Air Force. In questi giorni essa ha “dispiegato in Europa una task force di bombardieri stealth B-2 Spirit”.
Lo annuncia da Stoccarda lo US European Command, il Comando Europeo degli Stati Uniti. Esso è agli ordini di un generale, attualmente Tod D. Wolters della US Air Force, che allo stesso tempo è a capo delle forze Nato quale Comandante Supremo Alleato in Europa.
Lo US European Command precisa che la task force, composta da un numero imprecisato di bombardieri provenienti dalla base Whiteman in Missouri, “è arrivata il 9 marzo a Lajes Field nelle Azzorre, in Portogallo”.
Il bombardiere strategico B-2 Spirit, l’aereo più caro del mondo il cui costo supera i 2 miliardi di dollari, è il più avanzato aereo Usa da attacco nucleare.
Ciascun velivolo può trasportare 16 bombe termonucleari B-61 o B-83, con una potenza massima complessiva equivalente a oltre 1.200 bombe di Hiroshima.
Per effetto della sua conformazione, del suo rivestimento e delle sue contromisure elettroniche, il B2 Spirit è difficilmente rilevabile dai radar (per questo è detto “aereo invisibile”).
Anche se è già stato usato in guerra, ad esempio contro la Libia nel 2011, con bombe non-nucleari di grande potenza a guida satellitare (ne può trasportare 80), esso è progettato per penetrare attraverso le difese nemiche ed effettuare un attacco nucleare di sorpresa.
Questi bombardieri, precisa lo US European Command, “opereranno da varie installazioni militari nell’area di responsabilità del Comando Europeo degli Stati Uniti”. Tale area comprende l’intera regione europea e tutta la Russia (inclusa la parte asiatica).
Ciò significa che i più avanzati bombardieri Usa da attacco nucleare opereranno, da basi in Europa, a ridosso della Russia. Capovolgendo lo scenario, è come se i più avanzati bombardieri russi da attacco nucleare operassero da basi a Cuba a ridosso degli Stati Uniti.
È evidente lo scopo perseguito da Washington: accrescere la tensione con la Russia usando l’Europa quale prima linea del confronto. Ciò permette a Washington di rafforzare la sua leadership sugli alleati europei e di orientare la politica estera e militare dell’Unione europea, nella quale 22 dei 27 membri appartengono alla Nato sotto comando Usa.
Tale strategia è facilitata dalla crisi provocata dal Coronavirus. Oggi più che mai, in una Europa in gran parte paralizzata dal virus, gli Usa possono fare ciò che vogliono. Lo conferma il fatto che essi vi trasferiscono i loro più avanzati bombardieri da attacco nucleare con il consenso di tutti i governi e i parlamenti europei e della stessa Unione europea, con il complice silenzio di tutti i grandi media europei.
Lo stesso silenzio calato sulla Defender Europe 20, il più grande spiegamento di forze Usa in Europa dalla fine della Guerra Fredda, di cui i media hanno parlato solo quando lo US European Command ha comunicato che, a causa del Coronavirus, ridurrà i soldati Usa partecipanti all’esercitazione da 30.000 a un numero imprecisato, mantenendo comunque “i nostri obiettivi di più alta priorità”.
Nel quadro di una vera e propria psy-op (operazione psicologica militare) vari organi di “informazione”, anche in Italia, si sono subito scagliati contro le “bufale” su Defender Europe 20 e, attraverso i social, si è diffusa la voce che l’esercitazione è stata praticamente cancellata. Notizia tranquillizzante, rafforzata dall’assicurazione, data dallo US European Command, che “nostra principale preoccupazione è proteggere la salute delle nostre forze e quella dei nostri alleati”. Appunto sostituendo in Europa un numero imprecisato di soldati Usa con un numero imprecisato di bombardieri Usa da attacco nucleare, ciascuno con una potenza distruttiva pari a oltre 1.200 bombe di Hiroshima.
Manlio Dinucci
(il manifesto, 17 marzo 2020)
Frattanto, come ci fa sapere l’amico Giuseppe Padovano, il previsto convegno fiorentino del 25 aprile contro la guerra che Lorsignori Pacifisti e Democratici stanno da tempo preparando, e nella quale saremo trascinati a causa della nostra leggerezza e della nostra viltà, è per ora confermato. Certo, il tempo stringe e la pandemia non sembra mollare. Ma ci sono ancora quaranta giorni. Se poi non ce la facciamo, pazienza. Sarà un altro impegno rimandato, ma non soppresso. Tanto, Lorsignori non torneranno indietro: non ci mancherà dunque il lavoro.
LIBERIAMOCI DALLA GUERRA
COMUNICATO SUL CONVEGNO DEL 25 APRILE
Il Comitato organizzatore del Convegno Liberiamoci dalla guerra, in programma per il 25 aprile a Firenze (cinema teatro Odeon), si è riunito martedì 10 marzo per valutare lo stato delle cose immediatamente dopo la decisione del Governo di mettere in quarantena l’intero paese fino al prossimo 3 aprile.
La tematica del Convegno, che si trova in pieno e positivo sviluppo organizzativo e politico, è: “Uscire dal Sistema di Guerra, per un’Italia neutrale” e si coniuga con l’appoggio a Julian Assange, per impedire la sua estradizione verso gli Stati Uniti. Vi parteciperanno relatori nazionali e internazionali di grande prestigio.
Entrambe le motivazioni hanno una eccezionale importanza. La prima coincide con “il più grande spiegamento di forze USA in Europa dalla fine della Guerra Fredda” secondo le parole del Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg. Iniziativa di per sé provocatoria nei confronti tanto della Russia quanto dei popoli europei che vogliono la pace, ma che ha assunto un ordine di grandezza superiore di stoltezza in quanto si svolge mentre l’Italia e l’Europa devono fronteggiare l’emergenza del Covid-19.
La seconda motivazione è dettata dalla necessità di porre fine alla persecuzione di un “eroe del nostro tempo” qual è Julian Assange. Colui che ha svelato al mondo la verità del potere USA e che ora il Governo degli Stati Uniti intende punire, con un processo politico intimidatorio nei confronti di tutti i giornalisti del mondo: processo illegale a un cittadino straniero che ha svolto il suo lavoro nell’interesse della democrazia mondiale.
Ebbene: noi comprendiamo la eccezionalità della situazione in cui si trova tutta l’Italia e la necessità di fermare il contagio e battere l’epidemia il più rapidamente possibile. Ma non intendiamo rinunciare all’esercizio delle libertà democratiche che le misure adottate dal governo obiettivamente comprimono.
La gravità dell’epidemia e del momento politico italiano e mondiale richiede non la rinuncia ma la riaffermazione fermissima dei diritti costituzionali di tutti i cittadini italiani. Il 25 aprile è, in questo senso una data simbolica e, per la maggioranza, indimenticabile.
Per questo motivo noi manteniamo l’impegno, e intendiamo moltiplicarlo, perché il 25 aprile si possa invitare gli italiani – quelli che non vogliono restare “indifferenti” – a dimostrare la loro volontà di pace e di giustizia.
Senza, dunque, minimamente contraddire le difficili – seppure tardive – decisioni del Governo, noi continueremo a lavorare per realizzare la manifestazione. Il 3 aprile esamineremo di nuovo lo stato delle cose, anche sulla base delle decisioni del Governo. E valuteremo in quali forme agire affinché rimanga accesa, anche se simbolicamente nella sola Firenze, o in altra sede da definire, la candela della democrazia e della giustizia.
L’Italia sia portata fuori dal sistema della guerra! Libertà per Julian Assange!
Per il Comitato organizzatore
Giuseppe Padovano