Minima Cardiniana 313/7

Domenica 7 febbraio 2021
Domenica di Sessuagesima, San Teodoro

VIVA LE ARANCE A BUON PREZZO E LA POLIZIA CROATA!
ITALIA ED EUROPA, FULGIDI ESEMPI DI CIVILTÀ
Avete notato, compatrioti italiani ed europei, come stia rifulgendo la nostra stella di cultura e di civiltà?
Vi è sfuggito? Guardatevi attorno, allora. Per esempio, avete dato un’occhiata ai prezzi davvero stracciati di certi nostri prodotti ortofrutticoli che vengono dal Felice Meridione d’Italia?
Io non solo certo un estimatore di Robespierre. Di tutto sono sospettabile: ma non di quello. Confesso però di condividere una delle sue passioni: quella per le arance. E oggi sono felice. Le avete viste, le ottime splendide arance a 99 centesimi d’euro al chilo? E se ci fate attenzione, vedrete che anche altri prezzi – dalle melanzane ai pomodori: con la stagione adatta, lo vedrete anche rispetto alle leggendarie pesche di Martina Franca. Prezzi ribassati, anzi stracciati.
Ma qual è il segreto di tale miracolo? Se vi fate un viaggetto al sud, tra Campania e Puglia, lo capirete facilmente. E capirete anche perché da quelle parti ci sono tanti ciclisti che vengono investiti di notte da auto che nemmeno si sognano di fermarsi a soccorrerli. Perché? Fa parte del miracolo ortofrutticolo. Come le varie tendopoli o baraccopoli di disgraziati che là si riscontrano.
Quei ciclisti morti ammazzati sono dei disperati, magari senza permesso di soggiorno – ma se ce l’hanno fa lo stesso – che avevano in realtà la fortuna e il privilegio di possedere una bici con cui spostarsi di notte (anziché farsela a piedi) dalla cuccia dove dormono alla meglio al posto di lavoro, i campi nei quali raccolgono primizie per un salario che non è nemmeno degno di esser definito da fame. E a sfruttarli non sono solo le mafie della solita malavita organizzata, nossignori, ma bravi imprenditori e mediatori sinceramente democratici e antifascisti, i quali retribuiscono questi nuovi schiavi senza diritti con qualche spicciolo: il che sta alla base della nostra frutta a buon mercato. E i disgraziati? A parte i ciclisti falcidiati, minoranza che ha tutte le fortune, poi muoiono di malattia, o magari di Covid, perché non hanno diritto a nulla, non uno straccio di copertura medica, non una scuola per i loro bambini che prima o poi li raggiungono per faticare a loro volta da schiavi. Evviva il nuovo schiavismo, che tiene basso il costo del lavoro!
Ma non si estingueranno, gli schiavi, alla lunga? Niente paura. Passate l’Adriatico e fatevi un giretto per le frontiere croate e bosniache. Vedrete la fila dei disperati aspiranti schiavi che vengono a piedi dalla Siria, dall’Iraq, addirittura dall’Afghanistan, quelli cacciati di là dalle guerre che noi abbiamo scatenato a casa loro negli ultimi decenni. Vedrete come vivono in “campi” privi di tutto, compresi i più elementari servizi igienici. Vedrete come sono trattati soprattutto dalla polizia croata: che non solo di respinge ma li riempie di botte, spezza loro le gambe, li spoglia deliberatamente nudi. Tutto ciò accade ai confini della civilissima Unione Europea. Ogni tanto arriva anche qualche eurodeputato: vede, s’indigna, stila la sua brava denunzia e se ne va. E tutto resta come prima. I gommoni sulle coste siciliane sono il Club Méditerranée, al confronto.
Poi venitemi a parlare di Auschwitz e delle Foibe, voialtri che v’indignate perché il popolo tedesco non si ribellò a Hitler ai tempi dei campi di sterminio. Noi la sterminiamo ogni giorno questa gente, noi buoni democratici, noi cittadini integerrimi, che permettiamo quello scempio quotidiano senza alzare un dito, fingendo di non vedere, e poi godetevi le vostre arance a 99 centesimi al chilo.
A proposito: l’avete celebrata adeguatamente, la Giornata della Memoria? Vi apprestate a celebrare in vari modi, il 10 prossimo, la Giornata del Ricordo? Bravi, mi compiaccio, andate avanti così e – ve lo dico in tutta sincerità – che Dio ve ne renda merito.