Domenica 18 aprile 2020, San Galdino (“la Domenica di Emmaus”)
EDITORIALE
Due brevi commenti ad altrettante eloquenti “note d’agenzia”.
Primo. Venerdì scorso, 16 aprile, si è vaccinata contro il Covid Angela Merkel. Fedele al corretto principio per il quale il comandante abbandona sempre per ultimo la nave, frau Angela ha scelto che la questione delle vaccinazioni, sia pur tra mille incertezze e centomila errori, si stia avviando alla conclusione prima di pensare a se stessa. Molto corretto, molto cristiano, molto veterotedesco. Felicitazioni per la lezione di stile. Alla luce di questo modello sarebbe interessante sapere quando intenderanno vaccinarsi Mattarella e Draghi.
Secondo. L’Unione Europea ha espresso “viva apprensione” all’annunzio secondo il quale la Repubblica Islamica dell’Iran sarebbe intenzionata a portare al 60% l’arricchimento dell’uranio. Le ragioni di tale “apprensione” non sono state esplicitate: né paiono giustificate, dal momento che il 60% dell’arricchimento è ancora una percentuale molto lontana dai limiti oltre il quale esso diventa utile per l’impiego militare del nucleare e che la Repubblica Islamica continua correttamente a restare nei limiti consentito dal trattato di Non Proliferazione. Ch’essa ha regolarmente firmato, a differenza d’Israele, la politica nucleare del quale resta ignota e passa inosservata. Peraltro, avrete notato che quando l’Iran resta vittima di un qualunque attentato (regolarmente messo in atto dai “soliti noti”) i nostri media non mostrano alcuna “viva apprensione” per l’attentato, ma si affrettano a stigmatizzare il fatto che chi ne è stato oggetto manifesti sentimenti di “vendetta” (traducendo in genere con tale termine, ben altrimenti che obiettivo, quel che la cautela diplomatica della parte offesa ha espresso col più cauto termine di “risposta”. Per le “rappresaglie” o le “ritorsioni militari” ad esempio sul territorio di Gaza, chi le ordina ha ormai abbandonato questo tipo di cauto lessico diplomatico. Sono, intendiamoci, soltanto segni. Tuttavia, di un qualche rilievo.
Piccola nota “redazionale”: Mattarella ha già ricevuto entrambe le dosi del vaccino Pfizer. Draghi e consorte (visto che nel Lazio le liste sono state aperte anche ai settantenni) si sono già vaccinati con AstraZeneca.
Franco Cardini, ottantenne e categoria “fragile” in quanto reduce da embolia, ha atteso disciplinatamente il suo turno e riceverà la prima dose del vaccino Pfizer il 21 aprile nel suo comune di residenza.