Domenica 9 maggio 2021, VI Domenica di Pasqua
DA FIRENZE UNA CORAGGIOSA PROPOSTA
UN ARDITO RESTAURO-RECUPERO È POSSIBILE
Confesso che è con orgoglio che i “Minima Cardiniana” presentano ufficialmente la proposta-progetto di un mio vecchissimo amico – roba degli Anni Cinquanta… –, Marco Romoli, “figlio d’arte” perché suo Padre era il grande Mario Romoli, famoso pittore e ultima gloriosa propaggine della generazione degli Ardengo Soffici e degli Ottone Rosai. Guarda caso, il Ponte alle Grazie è a due passi dalla Costa San Giorgio, oggetto di una progettata ridefinizione urbanistico-monumentale che fa discutere in questi giorni. Insomma, siamo in piena attualità: potrebb’essere un’occasione. FC
MARCO ROMOLI
FINALMENTE RIVEDREMO L’ANTICO PONTE ALLE GRAZIE
Il Ponte alle Grazie fu progettato da Jacopo tedesco, padre di Arnolfo di Cambio – l’autore di Palazzo Vecchio – nel 1237. È dei ponti antichi di Firenze, l’unico che ha potuto resistere a tutte le alluvioni.
Era un ponte bellissimo, come si può ancora ammirare nella foto Alinari del 1860, nella quale compaiono ancora tutte le casette costruite sulle pigne e la chiesetta di Santa Maria delle Grazie. Era quasi un prolungamento estetico del vicino Ponte Vecchio, dal quale lo si poteva ammirare in una suggestiva visione panoramica.
Dopo la distruzione nell’ultima guerra, minato dalle truppe tedesche, il ponte fu ricostruito in forme assai modeste e deludenti per una città come la nostra che aveva visto la ricostruzione del Ponte alla Carraia e soprattutto di quello a Santa Trinita nelle forme originali.
Anche il ponte alle grazie avrebbe potuto essere felicemente ricostruito nelle antiche forme, con le casette e la chiesetta.
Dopo settant’anni crediamo che sarebbe ora di riportare il ponte alla bellezza originale. Dopo lunghe e accurate ricerche abbiamo potuto preparare e presentare un progetto per la sua ricostruzione.
Nella prima ipotesi avevamo pensato di demolire il ponte moderno per poterlo ricostruire esattamente com’era. Questo però avrebbe comportato interventi impegnativi, comportando lavori molto costosi e il disagio per qualche anno della mancanza di collegamento, in quel punto, fra le due sponde.
Decisi allora che si poteva evitare la distruzione, proponendo invece la modifica del ponte attuale, per riportarlo alle forme di quello antico, nel disegno e nei materiali (la pietra forte), compresa la ricostruzione degli edifici sulle pigne e dell’antica chiesetta di Santa Maria delle Grazie. L’unica differenza da accettare è la suddivisione nelle cinque arcate esistenti al posto delle sei antiche. Sono convinto che la differenza sia del tutto accettabile, pensando che anche in antico il ponte aveva subito numerose modifiche. Il ponte era molto più lungo, costituito da ben dieci arcate!
Consideriamo gli aspetti positivi di questa soluzione, come la possibilità di mantenere l’attraversamento durante i lavori e i costi dell’operazione assai più contenuti.
La nostra città, patrimonio dell’umanità, famosa in ogni parte del mondo, potrebbe trarre giovamento e prestigio internazionale, da un’operazione culturale di questa portata: l’ultima ricostruzione nella città antica dopo la guerra.
Il ponte con le 9 casette, utilizzabili come prestigiose boutiques o ateliers, costituirebbe una nuova attrazione turistica e commerciale di qualità, con un secondo bellissimo percorso di attraversamento del fiume, oltre quello del Ponte Vecchio, come collegamento fra Santa Croce e Palazzo Pitti, giardino di Boboli.
È nostro desiderio che i cittadini possano esprimere il loro apprezzamento e la condivisione di questo progetto come sostegno e invito all’amministrazione cittadina. Aiutateci dunque a far sì che la città diventi sempre più bella!
Architetto Marco Romoli
3394173319
Via di Gricigliano, 48 Le Sieci