Domenica 9 maggio 2021, VI Domenica di Pasqua
LIBRI LIBRI LIBRI
Attilio MORDINI, INRI. Il Mistero del Regno, a cura di Maria Camici e Alberto Castaldini, Siena, Cantagalli, 2021, pp. 394, euri 20
Sergio SALVI, Altri Islam. Né sunniti né sciiti. I diversamente musulmani ieri ed oggi nel mondo, Nuoro, Insula, 2021, pp. 522
Aron Jakovlevič GUREVIČ, Le categorie della cultura medievale, Milano, Corriere della Sera, 2021, pp. 333
David ABULAFIA, Storia marittima del mondo, trad. it., Milano, Mondadori, 2021, pp. 1038
Quattro libri che non hanno alcun intrinseco legame fra loro, per quanto poi finiscano col trattare da punti di vista differenti di molti problemi che sono gli stessi.
La monografia teologico-esegetico-mistica, a tratti quasi “profetica” di una straordinaria figura di filologo-teologo fiorentino immaturamente comparso nel 1966: conservata a lungo in un manoscritto e in un dattiloscritto entrambi autentici ma qua e là entrambi lacunosi, e ripristinati ora con grande misura e con un rispetto quasi religioso da due studiosi che a vario titolo di Mordini possono dirsi “allievi”, forse per più versi addirittura eredi.
L’ampio, coraggioso, da parecchi punti di vista “imprudente” (il che gli fa onore) studio di un poliedrico, instancabile ricercatore specialista in questioni linguistico-“nazionali”, che si esita a definire comparatista, filologo-glottologo e antropologo in quanto non c’è disciplina che bastia contenerlo. Dopo questo libro di Sergio Salvi sarà impossibile guardare all’Islam con gli occhi di prima.
Il capolavoro di un caposcuola come solo gli intellettuali e gli studiosi russi sanno essere: Le categorie della cultura medievale di Gurevič, un saggio potente accampato fra storia, filologia e antropologia.
Infine, la Storia marittima del mondo di David Abulafia, il solo che può collocarsi accanto a Fernand Braudel sul paino della Weltgeschichte marittima, anche oceanica.
Quattro libri fondamentali, che davvero dovrebbero trovarsi nelle librerie di ciascuno di noi tale e tanta è la loro importanza. Li segnalo tutti insieme (vorrei parlarne più diffusamente, ma mi preme farvi arrivare subito il messaggio) seguendo un “segno” che non interesserà nessuno di voi, ma che per me è del massimo rilievo. Mi sono arrivati tutti e quattro, tutti insieme, soltanto loro, l’altro ieri mattina, senza nessuna possibile ragione apparente. Coincidenza? Come appunto usava dire Attilio Mordini: “Quanto a coincidenze, il mondo è una stazione ferroviaria”.