Minima Cardiniana 337/6

Domenica 25 luglio 2021, San “Giacomo Maggiore” Apostolo (Santiago)

LA BELLA FIRENZE E I SUOI PROBLEMI
ANCORA SUL PASTICCIACCIO BRUTTO DI COSTA S. GIORGIO
Ci giunge, dall’Associazione di volontariato Idra, il comunicato stampa che proponiamo di seguito.

IDRA, VENTESIMA LETTERA A PALAZZO VECCHIO: NESSUNA MERITA RISPOSTE?
Su Costa S. Giorgio sindaco e assessori sollecitati uno ad uno: tutto un mondo della cultura può essere ignorato?
“Gentile Sindaco Dario Nardella, gentili Assessore Alessia Bettini, Benedetta Albanese, Cecilia Del Re, Sara Funaro ed Elisabetta Meucci, gentili Assessori Stefano Giorgetti, Federico Gianassi, Cosimo Guccione, Alessandro Martini e Tommaso Sacchi, state ricevendo oggi la ventesima lettera di accompagnamento ai contributi che numerosi intellettuali fiorentini, nazionali e internazionali hanno desiderato portare ad un momento di discussione pubblica – l’unico fin qui accaduto – andato in scena lo scorso 28 maggio dinanzi all’ingresso laterale di Palazzo Vecchio in via de’ Gondi. I contenuti di quella maratona oratoria civile, e i contributi che da ogni parte del mondo continuano a pervenire, attestano l’esigenza di un dibattito pubblico serio sulla gestione dei beni culturali a Firenze. In particolare, ciascuno sostenendo a modo proprio le ragioni del Manifesto Boboli-Belvedere sottoscritto, si ribadisce da parte di questa nutrita schiera di esponenti delle più svariate discipline l’opportunità di una ridiscussione della variante urbanistica “Ex Caserma Vittorio Veneto” adottata per la pregiatissima area Unesco a ridosso del Giardino mediceo di Boboli, fra Palazzo Pitti, Forte Belvedere e Villa e Giardino Bardini, che accorda l’86% di destinazione turistico-ricettiva a un bene storico-architettonico vincolato”.
Questo l’incipit dell’ennesimo tentativo di contatto da parte di centinaia di cittadini residenti nel Centro storico minacciato dalle conseguenze potenziali, negative e irreversibili, dell’approvazione della variante, che hanno chiesto e ottenuto in linea di principio dalla Regione Toscana – documento di identità alla mano – l’apertura di un processo partecipativo in ottemperanza alle prescrizioni della Legge Regionale 46/2013. Ma, com’è noto, la giunta Nardella non ha inteso sostenere l’iniziativa.
“Abbiamo pensato allora che fosse opportuno non disperdere quel patrimonio di riflessioni, scrive oggi Idra: sono state via via trascritte e trasmesse, in questi ultimi due mesi, a ciascuno dei Vostri indirizzi istituzionali, nonché al protocollo del Comune. Trascorsi quasi due mesi dal primo invio delle trascrizioni degli interventi a sostegno del Manifesto, non abbiamo ricevuto da Voi alcun commento. Questo ci stupisce, e non fa un effetto migliore sulla gran quantità di donne e uomini che ricevono notizia dei magri risultati della nostra paziente azione civile”.
L’associazione ecologista fiorentina ripropone puntigliosamente a sindaco e assessori l’elenco dei 33 firmatari dei contributi che dal 31 maggio a oggi sono stati regolarmente trasmessi alla giunta: Laura Baldini, Angelo Baracca, Moreno Biagioni, Ilaria Borletti Buitoni, Mario Carniani, Alvaro Company, Marinella Del Buono, Pier Paolo Donati, Giancarlo Donati Cori, Giovanni Fanelli, Maria Cristina François, Angelo Gaccione, Piero Gensini, Bernardo Francesco Gianni, Paola Grifoni, Anna Guarducci, Vittorio Maschietto, Maria Grazia Messina, Antonio Natali, Lorenzo Orioli, Antonio Paolucci, Luca Pezzuto, Giannozzo Pucci, Romano Rinaldi, Leonardo Rombai, Abner Rossi, Oliva Rucellai, Adele Seniori Costantini, Carlo Spagnolo, Paolo Ventura, Mara Visonà, Elissa B. Weaver, Luigi Zangheri.
“Ritenete forse Voi – chiede Idra – che neanche una, o uno, di questi trentatré personaggi che a Voi si rivolgono meriti una risposta, un qualche riscontro, un cenno di dialogo? Nessuno di loro è un interlocutore con competenze all’altezza dei temi che le Vostre responsabilità istituzionali sono chiamate a considerare? È così che nella Firenze del 2021 si declinano i termini ‘amministrazione pubblica’ e ‘democrazia’?”.
E aggiunge: “Certo, avete la fortuna di avere dalla vostra parte la ‘grande stampa’ locale, che tace. Ignorare – con l’appoggio compatto dei media – i messaggi provenienti dalla società civile può forse aiutare a esorcizzarli momentaneamente: non basta però a risolvere i problemi reali che quei messaggi segnalano. Prima o poi vanno affrontati. E meglio prima che poi, forse… Da parte nostra, non desisteremo dal sollecitarvi educatamente all’interlocuzione democratica!”.

Un breve commento di Franco Cardini
Anch’io ho a suo tempo scritto al riguardo al sindaco Dario Nardella: che a onor del vero mi ha subito risposto assicurando verifica e interessamento. Mi ha risposto subito perché siamo amici? Ha inteso guadagnare tempo? Sta lavorando a una risposta più ampia e concreta?
Leggo tra i firmatari i nomi di Giovanni Fanelli, di Giannozzo Pucci, di Antonio Paolucci, Luigi Zangheri. Personaggi ben noti tanto al sindaco quanto all’opinione pubblica. E mi domando: sindaco e giunta non rispondono perché ritengono di averlo già fatti, o perché considerano la questione ormai conclusa, o perché stanno elaborando una risposta adeguata? E il consiglio comunale, da parte sua, non ha nulla da aggiungere? Non c’è nemmeno un consigliere di minoranza interessato a un chiarimento?
Mi chiedo pertanto: L’Associazione Idra, che ha scritto 20 volte al sindaco e alla Giunta, quante volte ha scritto ai consiglieri comunali, tanto di maggioranza quanto di minoranza? Quali e quante risposte ha ricevuto? Quante volte ha chiamato in causa le Sovrintendenze, il Difensore Civico, sodalizi come Bellitalia?
Se il “paese legale” non risponde, si mobiliti il “paese civile”. Che però dev’essere sollecitato specificamente, non genericamente.