Domenica 19 settembre 2021, San Gennaro
CONCEDIAMOCI UNA PAUSA
O meglio: concedetemela. Questo è un “numero speciale” che arbitrariamente dedico al rapporto fra storici, storia e polemiche, scegliendo due casi: uno di scarsissimo conto, il mio; e uno di ben più alto livello, quello di Alessandro Barbero da molti anni ormai (e con intensità maggiore negli ultimi tempi) innalzato alle stelle della notorietà mediatica per le sue indubbie competenze di storico e le sue non meno indubbie qualità di narratore, divulgatore, show man e star della TV e del web, ma che di recente qualcuno ha tentato di gettar nelle stalle in quanto – esercitando un suo sacrosanto diritto – ha formulato a proposito di due distinte circostanza (le foibe e il vaccino anti-Covid) pareri che ad alcuni sono dispiaciuti. Da qui al cedere alla tentazione di atterrare e infrangere un idolo da tempo osannato c’è stato un passo.
Ma temo che, nel compiere quel passo, molti abbiano agito in modo sconsiderato: vale a dire senza ben sapere con chi avessero a che fare. C’è un tizio il quale ha creduto bene di formulare, nei confronti dello storico torinese, la stessa domanda che dal secolo XIX ogni tanto riemerge a proposito di questo o di quel personaggio: “Carneade: chi era costui?”; o, a scelta: “Chi erano mai questi Beatles?”. Ebbene, il tizio in questione ha chiesto: “Ma chi è questo Barbero?”.
Orbene, se dalle parti dell’Arcipelago Nipponico, magari a sudest del Paese dei Campanelli, c’è anche l’Isola del Chiccazzè, sappiate che Alessandro Barbero non vi abita. Tanto per gradire (o Intanto che v’ariposate, come “dicheno” a Roma), vi passiamo qualche sparsa informazione su Barbero. Tanto perché sappiate fra un blog e l’altro con chi avere a che fare.