Domenica 12 dicembre 2021
Terza Domenica di Avvento, Laetare Jerusalem
LIBRI LIBRI LIBRI
Chiara Frugoni, Un presepio con molte sorprese. San Francesco e il Natale di Greccio, Roma, Mauvais Livres, 2020, pp. 192, con 51 immagini a colori, euri 30,00.
Un incanto, una rivelazione, un perfetto dono di Natale. Una volta di più, Chiara Frugoni si riafferma non solo come una delle nostre massime studiose, ma soprattutto come una storica, una storica dell’arte, un’iconologa d’eccezione (“Il mio metodo nell’occuparmi di storia – ha scritto – è sempre stato quello di unire testi e immagini, considerandoli fonti di apri dignità”). E questo libretto – che per formato e dimensioni è un autentico livre de poche, per qualità e per contenuto è anche un libro-strenna di grande eleganza e di altissimo tenore – appieno lo conferma.
D’accordo, queste sono espressioni elogiative che in una recensione si dovrebbero evitare o contenere. Ma la nostra, se è una “rivista”, lo è molto sui generis: e il suo Direttore è uno che in quanto recensore – e lo è: e “di lungo corso” – ha sempre rivendicato il suo diritto non già di darsi a sovente inutili e ingiuste stroncature, bensì di quello di dir tutto il bene possibile dei libri che recensisce; di più, di recensire solo i libri che gli piacciono. E questo è uno di essi.
Potremmo obiettare che non è “fresco di stampa”: risale allo scorso anno. E allora? Magari non lo si è conosciuto abbastanza, non ha circolato quanto avrebbe pur avuto tutti i numeri per fare. Rimettiamolo in circolazione, parliamone di nuovo. Magari a Greccio stessa, durante i festeggiamenti che si tengono appunto per il presepio attorno al periodo natalizio.
Ma come si fa a scrivere quasi 200 pagine su una cosa così sobriamente e sommariamente presentata dalle fonti? Prima di cercare una risposta nel breve testo e nelle ben 263 dotte e fitte note (55 pagine) che lo corredano, si dia un’occhiata molto attenta alle decine d’illustrazioni che lo collegano e che, serialmente considerate, sono esse stesse un testo, una vera e propria Vita beati Francisci per imagines.
E ci si trova dinanzi a un autentico Mistero. Che cosa sono, che cosa significano davvero quel bue e quell’asinello che il Povero di Assisi vuole accanto al Cristo e che non figurano nei Vangeli canonici bensì soltanto in quelli apocrifi? Che rapporto hanno con il toro e l’onagro, animali sacri di quel mithraismo a sua volta collegato alle figure dei magi dell’Adorazione? Si sfoglia il repertorio iconico che la Frugoni mette a nostra disposizione e un soprassalto ci coglie: al centro di esso, ecco si trova la Vergine dai tratti sfigurati eppure bellissimi del travaglio del parto, mentre sta partorendo, così com’è celebrata nel “secondo Decano” di quella costellazione (l’8 dicembre) degli affreschi astrologici del palazzo ferrarese di Schifanoia. Quel bambino povero e nudo che Francesco, abbigliato in una ricca dalmatica diaconale, vezzeggia con amore nell’affresco del coro della chiesa di San Bonaventura a Greccio è davvero, al tempo stesso, l’Uomo povero e nudo che morrà sulla croce e il Signore dell’Universo, Rex Regum et Dominus dominantium.
Daniele Ganser, Breve storia dell’impero americano. Una potenza senza scrupoli, Roma, Fazi Editore, 2021, pp. 500, euri 19,00.
Recenti sondaggi confermano che, secondo molti, gli USA esercitano la più forte influenza destabilizzante sugli eventi mondiali e rappresentano quindi la più grande minaccia alla pace mondiale. Come mai?
A partire dal 1945, nessun’altra nazione ha bombardato così tanti Stati stranieri e rovesciato così tanti governi quanto gli USA.
Nessuna altra nazione ha più avamposti militari (parliamo di centinaia di installazioni in tutto il mondo), esporta più armi e possiede una quantità maggiore di armamenti.
Per tutte queste ragioni – scrive Daniele Ganser, storico e ricercatore svizzero specializzato in storia contemporanea e politica internazionale – nessuna nazione più degli USA costituisce oggi una minaccia per il principio della “famiglia umana”, secondo cui l’umanità è caratterizzata da relazioni reciproche fondamentali intrasgredibili, alla luce delle quali l’altro “può certamente essere trattato in maniera diversa, ma non può essere ucciso”. Nel corso della storia, però, tale principio è stato ripetutamente trasgredito. Alcuni membri della famiglia umana ne sono stati esclusi a causa della loro provenienza geografica, della loro religione, del colore della loro pelle o del loro genere. In base a questo principio, assunto come stella polare del movimento pacifista, Ganser valuta gli sviluppi della politica americana, dalle sue origini fino ai giorni nostri, ripercorrendone i momenti fondamentali. Dallo sterminio degli indiani fino ai più recenti scandali legati a Cambridge Analytica (che possono annoverarsi in quello che Ganser definisce “imperialismo digitale”), la politica americana sarebbe caratterizzata non tanto da una specifica ideologia o da conflitti culturali, ma da una mera volontà espansionistica motivata da puri interessi economici. Secondo l’autore, tale volontà si è concretizzata nel corso della storia con strategie diverse che vanno dalla moderna guerra espansionistica e coloniale alle guerre occulte condotte dai servizi segreti per destabilizzare nazioni strategicamente importanti (tra cui, ovviamente, l’Italia), fino ad arrivare alla manipolazione interna del consenso attraverso le nuove tecnologie. Ganser riesce così a definire un quadro storico che riflette pienamente lo strutturarsi della società americana, la quale, ben lungi dal rappresentare un esempio di democrazia, si delinea come un’oligarchia sostenuta da forti interessi economici e caratterizzata dalla quasi assoluta assenza di valori etici. Ma come tutti gli imperi, dopo un periodo di espansione e di fioritura, anche gli usa sono destinati a cadere, avverte Ganser. Scritto in uno stile molto agile e accattivante e basato su un’analisi rigorosa e approfondita, che non si abbandona mai alla dietrologia, Breve storia dell’impero americano descrive in modo impressionante i retroscena, i motivi e gli strumenti della lotta americana per il potere mondiale – una lotta in cui la violenza è un elemento centrale.
Alessandro Rosina, Crisi demografica. Politiche per un paese che ha smesso di crescere, Milano, Vita & Pensiero, 2021, pp. 160, euri 14,00.
L’Italia è uno dei paesi al mondo in cui l’inverno demografico è più accentuato. Se gli attuali trend non verranno invertiti, inevitabilmente si andrà incontro a criticità irrimediabili. Quello che distingue il nostro dagli altri paesi avanzati con natalità più elevata non è un minor numero di figli desiderati, ma politiche meno efficienti a favore delle famiglie e delle nuove generazioni. Crisi demografica di Alessandro Rosina delinea uno scenario italiano reso ancora più drammatico dagli effetti della pandemia, che ha causato un’ulteriore flessione delle nascite. Oggi ci troviamo di fronte a un bivio ineludibile: da un lato c’è il sentiero stretto che porta alla nuova fase di sviluppo economico e sociale resa possibile dai fondi europei e dall’altro, se questa occasione unica non verrà colta, l’ampia strada verso un declino irreversibile e insostenibile. La scelta richiede grande chiarezza di intenti e ancor più grande determinazione nell’imboccare il percorso verso il futuro.