Domenica 19 dicembre 2021, IV Domenica d’Avvento
Magnificat Anima Mea Dominum
RESTAURI, INNOVAZIONI, FALSIFICAZIONI, BUGIE, BESTEMMIE
“SOLO DEGLI IMBECILLI POSSONO PENSARE DI SFIGURARE NOTRE DAME”
Eric Zemmour, un ebreo più cattolico dei vertici della Chiesa: “Macron e dei preti progressisti hanno deciso che la cattedrale debba continuare a perire tra le fiamme del politicamente corretto”.
Dal settimanale “Le Point” traduciamo qui l’articolo di Eric Zemmour contro il rifacimento di Notre Dame. Il paradosso è che, come racconta oggi il “New York Times”, la diocesi aveva chiesto alla commissione persino di poter rimuovere le statue dei santi dalle cappelle. Il paradosso è che le voci più forti a difesa dell’integrità di Notre Dame sono arrivate da intellettuali ebrei come Zemmour, Finkielkraut e Pierre Nora. La “cancel culture” appare davvero come il fiume carsico della coscienza occidentale.
Miei compatrioti,
da mesi è in corso un progetto volto a decostruire la cattedrale di Parigi con il pretesto di restaurarla. Da ieri è entrato nella sua fase di realizzazione.
Amanti dello splendore della nostra civiltà, non possiamo tacere di fronte a questa spaventosa impresa volta a snaturare l’edificio più visitato al mondo, il baricentro della cristianità francese e il simbolo della nostra Nazione.
Cosa avrebbe dovuto decidere Emmanuel Macron la mattina dopo l’incendio? Ricostruire la cattedrale in modo identico, dentro e fuori. Invece, mosso da un orgoglio selvaggiamente fuori luogo, Macron lanciò un concorso per modernizzare la cattedrale e creò una struttura opaca destinata a soddisfare i suoi capricci.
Poi, il fascicolo di Notre-Dame è stato nascosto sotto il sigillo della segretezza più assoluta. Fino a quando non abbiamo saputo che era nato un nuovo progetto, volto a stravolgere radicalmente l’interno della cattedrale. Macron ne è così soddisfatto che ha invitato all’Eliseo il designer principale, un prete progressista con sogni nebulosi. Il Presidente della Repubblica sta cercando di far passare i fan di Notre-Dame come antiquati. Ma da quando in qua la modernità consiste nello sfigurare un capolavoro incredibile e nel sostituirlo con una fantasia idiota?
A due anni dall’incendio, la nostra cattedrale continua a perire tra le fiamme del politicamente corretto. ‘Spazi emotivi’, ‘cappella ecologica’, ‘viaggi iniziatici’, ‘pittura astratta’: fra astrazioni imbecilli e kitsch, i demoni del wokismo hanno messo gli occhi sul tesoro più commovente di Parigi.
I capi di questo progetto mostrano una percezione distorta e viziosa della storia. C’è una ragione per tutto questo: a loro non piace la Francia. Considerano, come dice lo stesso Macron, che ‘non esiste una cultura francese’. Incoraggiano tutto ciò che può decostruire il cuore della nostra civiltà.
Non è ancora troppo tardi. Macron deve dare l’ordine di cancellare questo progetto il prima possibile. E, se per caso si ostinasse a lasciar sfigurare la cattedrale di Parigi, quando sarò eletto Presidente della Repubblica, prometto solennemente che Notre Dame tornerà a essere Notre Dame.
Viva la nostra Storia, viva la nostra Arte e, soprattutto, viva la Francia.
(Traduzione di Giulio Meotti)
Manteniamo integre e intatte tutte le riserve possibili su Zemmour, che è lontano dal convincerci, e aspettiamo che a proposito del “rifacimento” di Notre Dame se ne sappia di più. Una cosa è la fede, un’altra la religione, un’altra la propaganda, un’altra ancora la difesa del patrimonio artistico. È bene comunque stare in campana.