Domenica 23 gennaio 2022, Santa Emerenziana
UNA GIORNATA PARTICOLARE
Oggi, domenica 23 gennaio, è davvero una giornata per me particolare. Per molti motivi. Il Vangelo di quest’oggi richiama il sermone di Gesù nella sinagoga di Nazareth: una giornata davvero epifanica. Ed oggi è la prima domenica della costellazione dell’Acquario: il segno freddo-umido opposto al mio, il caldo-secco Leone, e quindi complementare; un segno che mi è molto caro perché è quello di mia madre, che ho perduto relativamente presto (almeno secondo gli standards odierni) e che ancora mi pento per non aver saputo amare abbastanza o di non essere riuscito comunque a dimostrarglielo come avrei dovuto (è un difetto che debbo confessare anche nei confronti di molti altri, parenti ed amici). Inoltre, ho l’autentica gioia di poterVi presentare, col suo consenso, un saggio formidabile dell’amico e collega Marco Tarchi che è riuscito a presentare perfettamente, con invidiabile trasparenza e con cartesiana precisione, molti aspetti del momento che viviamo. Io, che – allievo spirituale di Pascal per certi versi, d’Ignazio di Loyola per altri (e non crediate che ciò sia poi così contraddittorio…) – tutto sono meno che cartesiano, invidio molto l’ésprit de géometrie di Tarchi. Non sempre sono stato d’accordo con lui, non su tutto ancora lo sono, sulla stessa pagina che qui presento mantengo qualche riserva: ciò non m’impedisce tuttavia di ritenerlo con certezza una delle menti più lucide e delle personalità intellettualmente più oneste del nostro mondo sia accademico, sia civile. Riprenderò in altra sede di questo stesso MC362 alcuni dei suoi spunti, parlando di altri argomenti. Per ora mi limito a raccomandare a chi rimprovera a lui e a me la nostra comune “Antimodernità”, sia pur forse talora diversamente declinata, di leggere con attenzione questa sua esemplare pagina: vi troverà il nucleo della risposta di Tarchi, che io faccio mia.