Domenica 15 maggio 2022, San Torquato
IN MEMORIAM
PAUL GINSBORG
Un altro amico che ci lascia. Paul Ginsborg, il quale se n’è andato l’11 maggio scorso in punta di piedi. Da un po’ viveva appartato e non lo si vedeva più in TV, non lo si leggeva sui giornali.
Arrivò nell’Università di Firenze portato sugli scudi dell’estremissima sinistra più rampante e chic, con la pronunzia eternamente albionica e la moglie turca (intelligente, cordiale, amabilissima). Spiazzò tutti, con la sua apologia del familismo italiano che egli dichiarò una grande risorsa per il paese, pettinando contropelo i suoi amici di sinistra e i suoi nemici di destra.
Eravamo nello stesso Istituto, avevamo parecchi amici in comune (si possono avere degli amici anche fra i colleghi: è difficile, ma si può…). Diffidavamo l’uno dell’altro ed eravamo d’accordo sul fatto che l’altro fosse ambiguo e pericoloso: ma era per entrambi un pregiudizio dei più pesanti.
Decidemmo di prendere insieme un caffè, tanto per cortesia e per conoscerci. Poi il caffè diventò un aperitivo e dall’aperitivo si passò a una cena. Non ci vedevamo spesso, però ci trovavamo d’accordo su un sacco di cose: con gran meraviglia e vivo disappunto dei nostri rispettivi amici o supposti tali. Ci manca.