Minima Cardiniana 383/4

Domenica 19 giugno 2022, Corpus Domini

UNA BELLA SERATA DI “CONTROCORRENTE” (SIC!…)
F.C. SU RETE4 A “CONTROCORRENTE” MERCOLEDÌ 15 GIUGNO
Confesso una delle molte mie debolezze: nonostante la mia non più verde età, resto sensibile alla grazia muliebre. Ed è per questo che almeno fino al 15 giugno scorso ho più di una volta accettato di prender parte come interlocutore al programma guidato dalla bella signora Gentili nonostante sappia bene che m’invita in quanto sicura che farò da controcanto ai suoi ospiti che debbono far bella figura: e un controcanto, ovviamente poco abile e poco incisivo, è in questi casi l’ideale. Va da sé che per esser sicura che poco abile e poco incisivo io sempre risulti – del che essa evidentemente, a differenza di me, non è del tutto convinta – la bella signora usa mettermi in un angolino e darmi poche volte la parola sempre per pochi secondi, per togliermela poi quasi subito dopo con qualche scusa (ora c’è la pubblicità, ora il tempo è proprio scaduto eccetera eccetera).
Non che la cosa non sia di per sé già spiacevole, anzi: ma talvolta si esagera. Come il 15 giugno scorso allorché, almeno nelle dichiarate intenzioni della (diciamo così) “moderatrice”, avrei dovuto confrontarmi con la misurata ironia, l’elegante postura e l’abile, forbita loquela nientepopodimenoché dell’onorevole dottor Marco Minniti.
Confesso di aver avuto sempre stima e simpatia per Minniti, anche quando – cioè quasi sempre – diceva e scriveva cose che non condividevo. Sono stato pertanto (lo confesso) alquanto sorpreso, ma al tempo stesso lusingato che un uomo del suo potere e della sua esperienza politica avesse accettato d’interloquire con me. Peccato solo che l’interloquio non abbia avuto luogo. Minniti era misurato e sorvegliato, autorevole e ironico secondo il suo solito, ma mi ha sorpreso pronunziando frasi che lo rendevano addirittura troppo facile preda di un interlocutore appena appena avveduto. Ha sostenuto difatti che Svezia e Finlandia si sono dovute rifugiare sotto la protezione della NATO “per difendersi dalla Russia” e non già – come appare evidente – in seguito alle pressioni e ai ricatti degli Stati Uniti e contro il parere esplicito di gran parte degli svedesi e dei finlandesi. Poco più tardi ha rincarato addirittura in modo surreale la dose, sostenendo a proposito di qualche umore non granché allineato tra i nuovi o i futuri membri della NATO, che non si poteva “consegnare a Putin le chiavi dell’Europa”.
Era troppo. Ed era fin troppo ovvio il rispondergli, come ho fatto per alcuni istanti dopo aver faticosamente ottenuto la parola, che le chiavi dell’Europa ce le ha in mano, e saldamente, qualcun altro. Miracoli della tempestività. Conduttrice e regista, in perfetto accordo, mi hanno impedito di specificare a Minniti – il quale lo sa peraltro benissimo – che le chiavi dell’Europa ce l’hanno per ora in mano, e saldamente, USA e NATO.