Minima Cardiniana 403/1

Domenica 4 dicembre 2022, Seconda Domenica di Avvento

EDITORIALE
SE NON È LA GOCCIA CHE FARÀ TRABOCCARE IL VASO, CI STIAMO AVVICINANDO…
Sotto Natale, si amerebbe poter dir bene di tutti. Ma davanti a certi spettacoli, come si fa a mantenere la calma? Certo, c’è un lato ridicolo nella faccenda di quello che qualcuno ha definito “estremismo atlantista”: ed esso consiste non solo nel suo spirito impudicamente bipartisan, con Letta e Calenda che arrancano dietro alla Meloni. In fondo, senza dubbio, ci sarebbe da ridere e magari da togliersi qualche soddisfazione: ma c’è poco da ridere perché tutto poi ci sta cadendo sulla testa – a noialtri europei in genere, italiani in particolare –, tanto sotto il profilo economico quanto sotto quello della politica.
Già le sanzioni e i costi esorbitanti dell’energia. E ora le armi e gli articoli tecnologici di ultimissima generazione, con un costo totale e un impegno sino a tutto il l 2023 che corrisponde obiettivamente a un costosissimo regalo destinato inevitabilmente ad andare in fumo, all’assunzione di corresponsabilità irreversibile in una guerra crudele, a un atto pratico di cobelligeranza e pertanto di ostilità contro gente che ha sempre (perfino nel periodo 1941-45) mostrato affetto e simpatia per il “paese del Bel Canto”. In Italia la povertà è in crescita e in intensificazione: e noi sperperiamo il nostro danaro nell’acquisto di gingilli mortiferi destinati a chi direttamente non ci ha fatto niente. Avremmo potuto essere la punta di diamante di uno schieramento diplomatico intereuropeo e internazionale di “pace-subito-senza-se-e-senza ma”: e abbiamo preferito la forma economicamente più scomoda e suicida.
Sembra fare eccezione, “una voce fuori dal coro”, Giuseppe Conte, il leader di maggior rilievo dello schieramento antiguerrafondaio. Certo, stare all’opposizione quasi in isolamento è teoricamente comodo, ma può essere invece molto vantaggioso (e privo di pericoli); e d’altronde un fatto che, in tal modo, una politica di opposizione non costa nulla. Il Movimento Cinque Stelle è stato per mesi al governo: perché non ha parlato allora?
Dopo il recente voto parlamentare, c’è di bello che i commenti non hanno più ragion d’essere. Dinanzi a tanta viltà, a tanto fanatismo, a tanta ignoranza, a tanta dissennatezza, i commenti si rivelano superflui. Aspettiamo. Una bella incursione di un Generale Inverno particolarmente agguerrito, per esempio (alcuni esperti climatologi assicurano che gelidi sono i mesi ci aspettano) abbasserà parecchie creste e spezzerà il muro di conformismo con cui il paese legale continua a seguire il guitto Zelensky. “Una risata vi sommergerà”, si diceva nel Sessantotto. Sì, temo anch’io che di questo passo alla fine saremo sommersi. Ma non illudiamoci: non sarà una risata a sommergerci. Sarà qualcosa di più spiacevole. E maleolente. FC