Domenica 15 gennaio 2023, San Mauro Abate
EDITORIALE
LA SFIDA DELL’ANNO NUOVO
Attendevo con ansia e con paura – credetemi – l’appuntamento odierno. Tener aperto un discorso con un manipolo ormai abbastanza folto di lettori (tra i quali per grazia di Dio pochini i followers, alquanti i simpatizzanti piuttosto critici, numerosi i più o meno cordiali oppositori), che dura ormai da parecchi anni e che si è arrestato pochissimo per brevi periodi di riposo (il più lungo è forse quello da cui usciamo adesso, durato più o meno un mese), è difficile e pesante, specie se ciò non viene bilanciato da un impegno minore e da una tensione più lieve in altri campi.
Resta il fatto però che maiora premunt. Durante le vacanze di Natale e d’inizio anno, molte cose sono avvenute. È passato a miglior vita un pontefice che continuerà a far discutere, e sulla vicenda del quale Michele Rallo torna qui con alcune serie riflessioni. La presidente del Consiglio dei ministri procede con un’azione di governo incisiva, ma non è chiaro quanto e fino a che punto sostenuta dai suoi alleati di governo. Il suo inossidabile atlantismo non sembra sfiorato da alcun dubbio, nonostante sia ormai chiaro che il trionfalismo della supposta inarrestabile vittoria delle forze armate ucraine nonché delle armi e del sostegno militare, finanziario, tecnico e mediatico dei governi occidentali ha dovuto cedere il campo all’‘ammissione a denti stretti che non tutto va liscio come i nostri politici e i media che sono loro funzionali vorrebbero farci credere. Dal canto nostro, avevamo l’impressione che la superiorità militare e tecnica del fronte atlantistico-occidentale fosse indiscutibile, ed inesauribili le sue riserve di armi: invece il summit collaborazionista della NATO e dell’UE ci ha svelato che stanno quasi grattando a loro volta il barile e che questa guerra maledetta e non voluta (non da noi, quanto meno) comincia davvero a costarci cara e a incidere duramente sulle nostre prospettive di ripresa economico-produttiva. L’inflazione galoppa e, nonostante il silenzio di chi dovrebbe confessarlo, il conflitto ne è il responsabile principale. Per ora il Generale Inverno sembra relativamente benevolo, ma nelle prossime settimane anche il termometro pare prenderà a scendere: e se il conflitto dovesse allargarsi, che prospettive di tenuta offriranno le opinioni pubbliche europee – quella americana sembra per ora indenne –, specie se il contributo di sangue cessasse di essere quello esclusivamente ucraino e russo?
Frattanto, sembra che in Italia si stia tornando a parlare dei rapporti fra politica e cultura, un tema che sembrava ormai passato decisamente nel dimenticatoio e che invece negli ultimi giorni si è imposto di nuovo. Ci è sembrato che anche su ciò fosse opportuno parlare con una certa ampiezza.
E infine, un dessert davvero eccezionalmente goloso: ed è il caso di dirlo. Un gigantesco protagonista dello spettacolo, il vivace e versatile David Riondino – proprio lui, in primissima persona – ci fa assistere a un derby diacronico e ucronico tra un Maestro di quello che saremmo tentati di definire il Nuovo Umanesimo Enogastronomico, l’indimenticabile Fabio Picchi del “Teatro del Sale” e del ristorante “Il Cibreo” – animatrice dei quali è sovente nientemeno che Maria Cassi, l’allieva ed erede del grande Paolo Poli, e il Maestro della pittura manieristica fiorentina, il Bronzino: entrambi impegnati (Picchi, il Bronzino e Riondino) in un Alto Elogio della Divina Cipolla, Regina incontrastata della gloriosa cucina povera e Basilissa degli Aromi e dei Sapori degni orti e delle tavole di Toscana e del mondo.
Avremmo voluto fare di più. Nel nostro magazzino sono rimaste molte cose. Collaboratori ormai consueti ci avevano da tempo consegnato contributi corposi: Eleonora Genovesi con i suoi temi artistici, Luigi Copertino con une generosa lettura tolkieniana. Non sono temi da sacrificare stipandoli in un numero già fin troppo ricco e ampio. Così la rubrica di recensioni librarie, che venendo di solito per ultima fa sovente le spese delle tornate troppo consistenti. La volontà c’è: ma lo spazio, il tempo e i mezzi logistici sono limitati. Abbiate pazienza e continuate a sostenerci.
FC