Domenica 22 gennaio 2023, Santa Emerenziana
FUORI L’ITALIA DALLA GUERRA: L’11 FEBBRAIO, SULLA BELLA RIVIERA LIGURE, CI SAREMO ANCHE NOI
Da parte nostra, saremo quattro gatti ma ci diamo da fare
INVITO ALLA MOBILITAZIONE L’11 FEBBRAIO A SANREMO
Fin dagli albori della televisione pubblica, il Festival di Sanremo si è accreditato come la più seguita manifestazione popolare italiana. Milioni di persone, rappresentative di uno stereotipato “italiano medio”, seguono lo spettacolo trasmesso in mondovisione dalla Rai. Che piaccia o meno, il Festival rappresenta anche sul piano internazionale un aspetto dell’identità culturale del Bel Paese. L’Italia ha lanciato da Sanremo successi planetari che celebrano la vita, la felicità e l’amore.
Abbiamo appreso perciò con incredulità che, in una delle serate clou dell’evento, presumibilmente sabato 11 febbraio, interverrà Vladimir Zelenskij, capo di Stato di uno dei due paesi che oggi combattono la sanguinosa guerra del Donbass. Una guerra terribile, fomentata da irresponsabili invii di armi e da interessi economici e geostrategici inconfessabili, che ha portato il mondo sull’orlo di un olocausto nucleare per la prima volta dopo la crisi dei missili di Cuba. Una guerra che, come italiani, abbiamo il dovere costituzionale di “ripudiare”, non soltanto di rifiutare, nel rispetto dell’art. 11 Costituzione, ma che invece finanziamo fomentandone in modo diretto e indiretto la letale escalation. L’Italia non solo invia armi (ed aumenta il budget militare in una fase economica difficilissima per la maggioranza degli italiani), ma lascia che la NATO e gli Stati Uniti utilizzino a loro piacimento il suo territorio, senza alcun controllo possibile per la nostra politica e il nostro popolo.
Proprio in queste settimane, mentre la propaganda infuria sui giornali controllati dagli interessi del blocco finanziario che si riconosce nella NATO, è in corso la sostituzione (in violazione dei trattati sulla non proliferazione nucleare) degli ordigni nucleari convenzionali. Queste testate già da anni collocate sul suolo italiano saranno sostituite con ordigni di ultimissima generazione, dotati di intelligenza artificiale e piena manovrabilità a distanza. Un’operazione pericolosissima anche nell’immediato, di cui il popolo italiano, che più volte si è espresso contro il rischio nucleare anche civile, è tenuto all’oscuro.
Riteniamo dunque semplicemente immorale che sia invitato a Sanremo il principale protagonista di una narrazione che presenta come resistenza di popolo ucraino quest’ultimo anno di una sporca guerra per procura che la NATO conduce in Donbass da oltre un decennio.
Come intellettuali abbiamo il dovere di comprendere ciò che avviene dietro le quinte, e ci mettiamo perciò a disposizione per parlare al popolo italiano che a tal fine convochiamo per sabato 11 febbraio a Sanremo, per partecipare ad una grande assemblea popolare di piazza. L’Italia deve uscire subito dalla guerra interrompendo ogni aiuto diretto o indiretto a una delle parti in conflitto. La Nato deve uscire dall’Italia, che non può più restare un deposito di ordigni nucleari micidiali, né luogo di laboratori e centri di ricerca bellici.
Saremo a Sanremo l’11febbraio per dire al mondo in modo motivato e razionale ma forte e chiaro
NO WAR, NO NATO, NO NUKES. L’ ITALIA RIPUDIA LA GUERRA!
Ugo Mattei (Generazioni Future/CLN; giurista, professore universitario)
Manlio Dinucci (Comitato NO NATO NO WAR; giornalista)
Germana Leoni (Comitato NO NATO NO WAR/CLN; giornalista)
Alberto Bradanini (ex ambasciatore)
Moni Ovadia (regista, drammaturgo)
Franco Cardini (storico, professore universitario)
Geminello Preterossi (filosofo del diritto, professore universitario)
Paolo Cappellini (storico del diritto, professore universitario)
Pasquale De Sena (giurista, professore di diritto internazionale)
Giuseppe Mastruzzo (direttore International University College)