Domenica 11 giugno 2023, Corpus Domini
LA DIGA DISTRUTTA. ASCOLTIAMO DEMOCRATICAMENTE L’ALTRA CAMPANA
La democrazia è un’ideologia: lo ha dimostrato anni fa, in uno dei suoi lucidi pamphlet, Luciano Canfora. Sono seguace convinto della sua tesi, e di quell’ideologia ne faccio personalmente volentieri a meno. Ma a quanto pare la sua accettazione corrisponde ormai a un pregiudizio diffuso. E allora diamo, da non-democratici, una bella lezione di metodo e di etica ai democratici. In democrazia, prima di prender partito si ascoltano tutte le campane. Il Ministero degli Affari Esteri della Russia, riguardo alla distruzione della diga, ha parlato: nessuno in Occidente ha ascoltato le sue ragioni. Facciamolo ora: fatelo anche voi.
DICHIARAZIONE DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI DELLA FEDERAZIONE RUSSA SULLA DISTRUZIONE DELLA CENTRALE IDROELETTRICA DI KAKHOVKA DA PARTE DELLE FORZE ARMATE UCRAINE
Condanniamo fermamente la distruzione da parte delle forze armate ucraine della centrale idroelettrica di Kakhovka che ha provocato un disastro umanitario e ambientale su vasta scala.
Il cedimento della diga ha causato un significativo innalzamento del livello dell’acqua a valle del Dnepr, allagando centri abitati dai quali devono essere evacuate migliaia di residenti. L’operazione è già iniziata. Questo sabotaggio compiuto dal regime di Kiev ha provocato danni colossali per l’agricoltura della regione e per l’ecosistema dell’estuario del Dnepr.
L’imminente abbassamento del livello dell’acqua nel bacino idrico di Kakhovka ostacolerà l’approvvigionamento idrico della Crimea e interromperà la bonifica dei terreni agricoli nella regione di Kherson.
L’incidente è stato un atto di terrorismo diretto contro infrastrutture esclusivamente civili. È stato pianificato in anticipo e deliberatamente dal regime di Kiev per scopi militari, come parte della cosiddetta “controffensiva” delle forze armate ucraine. Il regime di Kiev non solo ha sottoposto la centrale idroelettrica di Kakhovka a un massiccio bombardamento, ma ha anche volutamente portato il livello dell’acqua nel serbatoio di Kakhovka a un livello critico, aprendo le chiuse della centrale idroelettrica del Dnepr.
Il Comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale per un atto terroristico che ha provocato ingenti danni patrimoniali e altre gravi conseguenze.
La Russia sta avviando l’esame di questo crimine commesso dal regime di Kiev in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, agli organi statutari e decisionali dell’OSCE e di altri organismi internazionali.
Chiediamo alla comunità internazionale di condannare le azioni criminali delle autorità ucraine che sono sempre più disumane e rappresentano una grave minaccia per la sicurezza regionale e globale.
La Russia ha più volte denunciato i piani del regime criminale di Kiev di distruggere la diga di Kakhovka, nella regione di Kherson.
Nella sua lettera del 21 ottobre 2022 il Rappresentante Permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite, Amb. Vasily Nebenzya, aveva esplicitamente invitato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, e l’allora Presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, Rappresentante Permanente del Gabon presso le Nazioni Unite, Amb. Michel Xavier Biang, ad intervenire per scongiurare quel terribile crimine e coinvolgere in questa attività tutti i membri responsabili della comunità internazionale.
I fatti, purtroppo, danno ragione all’Amb. Vasily Nebenzya e evidenziano a che cosa porta l’indifferenza nei confronti delle preoccupazioni espresse dalla Russia e il favoreggiamento e la condiscendenza per il regime di Kiev.
COMMENTO DELL’AMBASCIATA IN MERITO AGLI ATTI DI SABOTAGGIO DELLE FORZE ARMATE UCRAINE CONTRO INFRASTRUTTURE CIVILI
La centrale idroelettrica di Kakhovka e la condotta di ammoniaca “Togliatti-Odessa”
Sabotaggio dei gasdotti Nord Streams, esplosione sul ponte di Crimea (o di Kerch), il bombardamento della centrale nucleare di Zaporozhye, l’attacco di droni al Cremlino, la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka e della condotta di ammoniaca “Togliatti-Odessa”…
Questi sono solo alcuni esempi degli atti terroristici del regime di Kiev contro infrastrutture civili nell’ultimo anno.
Ci sono ancora dubbi sugli ideologi, gli autori e gli esecutori di tutti questi crimini mostruosi che stanno trascinando il mondo in un’escalation senza fine?
La Russia condanna fermamente gli atti deliberati di sabotaggio commessi dalle Forze armate ucraine contro infrastrutture civili di importanza cruciale – la centrale idroelettrica di Kakhovka e la condotta di ammoniaca “Togliatti-Odessa”. Le azioni di Kiev sono di carattere estremamente pericoloso e, in sostanza, possono essere classificate come crimini di guerra o atti terroristici.
La distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka è il risultato di massicci attacchi portati dalle Forze armate ucraine per tanto tempo contro la centrale. Come ha notato il generale ucraino A.Kovalchuk in un’intervista al Washington Post del 29 dicembre 2022, le Forze armate ucraine già allora avevano lanciato un “attacco di prova con il sistema lanciarazzi multiplo leggero statunitanse Himars” contro una delle chiuse della Diga di Kakhovka per aprirvi una falla e verificare quanto sarebbe salita l’acqua nel Dnepr.
Inoltre, le autorità ucraine non solo hanno sottoposto la centrale idroelettrica di Kakhovka a massicci bombardamenti, ma hanno anche deliberatamente portato il livello dell’acqua nel bacino idrico di Kakhovka al livello critico aprendo le chiuse della centrale idroelettrica del Dnepr.
Tutto ciò attesta la natura premeditata della diversione compiuta. A ulteriore conferma l’immediata reazione iniziale del regime di Zelensky e dei suoi padroni occidentali, che hanno subito cercato di scaricare la responsabilità per l’accaduto sulla Russia. A tradire il coinvolgimento di Kiev nell’atto compiuto è il suo intento di utilizzare il disastro della centrale idroelettrica di Kakhovka per ottenere una maggiore pressione sanzionatoria contro la Russia. La dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina del 6 giugno 2023 indica apertamente la necessità dell’introduzione da parte dell’Occidente di restrizioni contro “l’industria missilistica e nucleare” russa.
La distruzione della centrale perseguiva evidentemente anche una serie di obiettivi militari: primo fra tutti quello di distrarre l’attenzione al fine di creare occasioni favorevoli per il compattamento delle unità delle Forze armate dell’Ucraina e la prosecuzione della “controffensiva” diffusamente pubblicizzata, ma chiaramente in stallo.
La condotta di ammoniaca “Togliatti-Odessa” era di fondamentale importanza per garantire la sicurezza alimentare globale. È stata spesso menzionata nel contesto degli sforzi relativi all’implementazione di “L’Iniziativa del Mar Nero” – “gli accordi di pacchetto” (stipulati ad Istanbul il 22 luglio 2022) sull’esportazione del grano ucraino e dei fertilizzanti e prodotti agricoli russi nel mercato mondiale. Attraverso la condotta di ammoniaca venivano pompati annualmente 2 milioni di tonnellate di materie prime per la produzione di fertilizzanti, il cui utilizzo consentirebbe di sfamare 45 milioni di persone.
Così le autorità di Kiev hanno inflitto un colpo agli sforzi comuni per contrastare le minacce di carestia e assistere i paesi più poveri di Asia, Africa, America Latina, nonché alle iniziative umanitarie del Segretario generale delle Nazioni Unite A. Guterres.
(Fonte: Ambasciata della Federazione Russa in Italia)