Domenica 23 luglio 2023, Santa Brigida di Svezia
EDITORIALE
Quando si dice l’eterogenesi dei fini. O, se preferite, la sfiga. Da settimane pregustavo di tornare alla grande al mio mestiere: per domenica 23 luglio, giorno nel quale il sole entra nella “mia” costellazione del Leone, avevo da settimane programmato di rendere omaggio alla “Leonessa di Svezia”, quella gran donna e splendida santa che fu Caterina di Svezia: mistica, profetessa, principessa, madre, pellegrina. Le due notizie, prima quella dell’improvvida e maldestra entrata della Svezia nell’organizzazione aggressiva della NATO insieme con la Finlandia (non c’era proprio bisogno di ridurre il Baltico a un “mare americano”), e poi l’altra dell’imbecille che ha organizzato in quell’un tempo felice e saggio paese un insensato rogo del Corano, me ne hanno fatta passare la voglia. Certo il mio amore per la splendida Stoccolma (una delle città più belle del mondo) e per il genio di Ingmar Bergman resta invariato. Per il resto, Sancta Brigida, ora pro patria tua.