Domenica 23 luglio 2023, Santa Brigida di Svezia
L’ESTATE AL MARE DEGLI IMBECILLI
IL BURKINI E LA CROCIATA BALNEARE
Estratto dell’articolo di Luana De Francisco per “la Repubblica”
A lei vedere le donne musulmane immergersi in mare con indosso il burkini non piace proprio. Di più: lo considera un “comportamento inaccettabile” con “conseguenze insopportabili sulla salvaguardia del decoro del luogo”.
E allora, visto che è la sindaca, per evitare che lo “sconcerto”, suo e degli altri frequentatori delle spiagge che rientrano nel perimetro della città che amministra, si ripeta, ha deciso di passare ai fatti, vietando la balneazione con abiti diversi dal tradizionale costume da bagno. A tutti, uomini compresi. Anna Cisint, prima cittadina di Monfalcone al suo secondo mandato e leader della Lega, fa di nuovo parlare di sé.
[…] oltre a scatenare la prevedibile indignazione delle comunità islamiche e delle opposizioni, la sua iniziativa ha incassato anche la bocciatura di diversi colleghi di città italiane affacciate sul mare. Dall’Adriatico al Tirreno.
Parte dai tanti sforzi compiuti per rendere le spiagge di Marina Julia e Marina Nova più attrattive, per le famiglie e per gli appassionati degli sport acquatici, Cisint, per spiegare il proprio sdegno. “Ingenti investimenti per le strutture, il ripascimento della spiaggia e lo sviluppo dei servizi”, ricorda, convinta che incrociare sull’arenile bagnanti coperti dalla testa ai piedi possa “compromettere le prospettive di una località con una dimensione turistica consolidata”.
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“Hanno l’obbligo di rispettare le regole e i costumi che vigono qui. Non possono essere accettate forme di ‘islamizzazione’ del territorio, che estendono pratiche di dubbia valenza dal punto di vista del decoro e dell’igiene”.
Il passo dalle spiagge alle strade del centro è breve. Sostenitrice dei diritti delle donne, Cisint ha esteso gli strali “alla sempre maggiore presenza di musulmane con il burqa e l’integrale copertura del volto che impedisce ogni identificazione, evocativa — afferma — d’una visione integralista e di una volontà di non rispettare le norme. Non possiamo consentire che si sviluppi ‘una città nella città’, con regole diverse dalle leggi e dal comune sentire, e una ‘discriminazione all’incontrario’” […]
Ma a pensarla diversamente sono in tanti. “Non ci vedo niente di male: due generazioni fa, mia nonna faceva il bagno indossando una lunga veste di lana”, ricorda il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino. Che mai, assicura, vieterebbe di tuffarsi vestiti nelle acque della sua isola. Idem dicasi a Rimini, dove il primo cittadino Jamil Sadegholvaad, di padre iraniano, sceglie l’ironia per commentare quella che liquida come “non una grande idea”. “Se qualcuno entra in mare vestito – dice –, si perde il piacere di farsi una nuotata. Ma non mi pare offensivo per nessuno”. […]