Domenica 10 settembre 2023, San Nicola da Tolentino
EDITORIALE
CONTRO L’AMNESIA
Lo ricordo ancora una volta. Se vogliamo salvar qualcosa del nostro mondo finché si è in tempo bisogna compiere una nuova Rivoluzione Copernicana: sostituire all’ormai logora e corrotta Civiltà dei Diritti, che la Modernità, l’individualismo e la progressiva cancellazione del senso comunitario del “limite” ha ridotto a un’oscena e contraddittoria corsa verso il Nulla, una nuova Civiltà dei Doveri. Così, tanto per fare un esempio, se in classe uno studente accoltella una professoressa e le nuove Suffragette del Diritto Indiscriminato si preoccupano immediatamente di tutelare i suoi diritti senza rispetto per il resto, il consiglio d’istituto del luogo nel quale il crimine è stato commesso ha l’obbligo di rispettare il proprio Dovere di tutela della società impegnandosi non solo nell’ovvia prevenzione di analoghi casi futuri, bensì anche nella sacrosanta repressione del crimine a cominciare dalla sua forma primaria della punizione del criminale.
E allora, nel nome non già del diritto di un singolo (in questo caso un giornalista perseguitato) ma in quello del dovere di tutelare la società contro il perpetrarsi di un crimine, ricordiamoci di Julian Assange.
Il giornalista ed editore australiano si trova attualmente in isolamento nella Guantanamo del Regno Unito, il “carcere di massima sicurezza” di Belmarsch: rischia l’etradizione negli USA e là una condanna fino a 175 anni di carcere per aver rivelato i crimini di guerra del governo statunitense (e di altri).
Riassunto della sua catabasi. Nel 2006 Assange ha fondato, insieme con altri, la piattaforma WikiLeaks grazie alla quale chiunque ha potuto rendere noti fatti o informazioni che il proprio governo o altri soggetti hanno cercato di mantenere arbitrariamente sotto segreto.
Ciò gli ha procurato 13 anni di persecuzione giudiziaria e di campagne diffamatorie; dopo 7 anni di asilo presso l’ambasciata dell’Ecuador e 4 di reclusione nel carcere londinese di Belmarsh, il 17 giugno 2022 è stato firmato l’ordine di estradizione alla volta degli USA. I suoi legali hanno inoltrato istanza d’ appello presso l’Alta corte Britannica, ma con scarsa speranza ch’essa venga accolta.
Un gruppo di associazioni ha chiesto al sindaco di Roma Gualtieri di compiere un gesto simbolico: il conferimento a Julian Assange della cittadinanza onoraria di Roma.
Noi conosciamo, in Italia, forse una sola persona che avrebbe il coraggio e la coerenza di compiere un gesto simile: Luigi Lucchi, sindaco di Berceto (Parma). Un socialista cristiano, un uomo che ha già avuto più volte il coraggio di sfidare i potenti della terra nel nome della giustizia. Affidiamo la causa di Assange a lui e a tutti quelli che come lui hanno coraggio e senso di libertà.
Inviate i vostri messaggi di assenso a: FREE ASSANGE ITALIA – Assange libero – Free Assange
Franco Cardini