Domenica 17 settembre 2023, San Roberto Bellarmino
E ORA, ASCOLTATE LE TROMBE (ANZI, IL TROMBONE) DELLA CASA BIANCA, LA PAROLA ALLE SANTE CAMPANE DEL CREMLINO
Questo titolo è ironico, ci mancherebbe. Ma resta il fatto con ragione sottolineato dal presidente Putin, che fino dal 24 febbraio 2022 si è sempre detto pronto alle immediate trattative. Biden risponde picche: prima Putin si ritiri e vada a Canossa a chiedere scusa a lui e a Zelensky, poi si avvieranno le trattative diplomatiche.
ESTRATTI DAL DISCORSO DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA VLADIMIR PUTIN ALL’OTTAVO FORUM ECONOMICO ORIENTALE DI VLADIVOSTOK
Il Forum Economico Orientale ha riunito dirigenti d’azienda, esperti ed esponenti delle istituzioni della Federazione Russa e di decine di altri Paesi di tutto il mondo.
Negli ultimi anni, l’economia globale è cambiata e continua a cambiare; ciò anche per il fatto che alcuni Paesi, soprattutto occidentali, con le loro stesse mani, stanno distruggendo il sistema delle relazioni finanziarie, commerciali ed economiche da loro stessi in buona parte ideato e costruito.
In questo contesto, si fa sempre più spazio nel mondo un’autentica cooperazione economica tra Stati che non si sottomettono a pressioni esterne e perseguono i propri interessi nazionali. La loro attività non è incentrata sul contingente opportunismo politico, bensì sulla promozione dei propri progetti nel campo dei trasporti, dell’energia, dell’industria, della finanza e nella sfera umanitaria. Sono progetti in grado di tradursi in un diretto beneficio a lungo termine per la popolazione di questi Paesi.
Sta nascendo un nuovo modello d’interazione e d’integrazione non più improntato ai cliché occidentali, ma rivolto a tutta l’umanità, all’intero mondo multipolare che agisce e progredisce.
La Russia è disposta a rafforzare i legami commerciali e la cooperazione reciproca: il potenziale di questa collaborazione può difficilmente essere sopravvalutato.
Il Distretto Federale dell’Estremo Oriente occupa il 40% del territorio della Federazione Russa. Qui si trova quasi la metà delle nostre foreste e delle nostre riserve auree, oltre il 70% dei pesci, dei diamanti, oltre il 30% del titanio, del rame e così via. Qui operano imprese strategiche di primaria importanza, porti marittimi e reti ferroviarie. Qui ci sono particolari vantaggi fiscali, amministrativi e doganali, si costruiscono infrastrutture, si collegano alle reti dei servizi i siti industriali.
Grazie al sostegno statale ai progetti dell’Estremo Oriente, sono stati siglati accordi per investimenti da oltre 7,7 trilioni di rubli, di cui 3,4 trilioni già investiti. Sono stati creati 125.000 posti di lavoro, sono state avviate circa 700 nuove imprese.
La crescita industriale in Estremo Oriente supera il tasso medio della Russia. In 10 anni, il fatturato delle merci dei porti marittimi dell’Estremo Oriente è aumentato di 1,6 volte, la produzione annuale di oro nell’Est del Paese è aumentata di 1,6 volte e quella di carbone di 2,8 volte.
In Estremo Oriente, in media, l’esplorazione del sottosuolo in tutte le regioni è ora del 35%. Ciò suggerisce che ci sono tutte le opportunità per un’ulteriore crescita dell’industria estrattiva. Per aumentare il volume dell’esplorazione geologica, è stata adottato il progetto strategico “Geologia. Rinascita di una leggenda”.
A livello federale è stata lanciata una piattaforma d’investimento a cluster, meccanismo destinato a finanziare progetti su larga scala d’importanza trasversale, soprattutto per la produzione di materiali, componenti e prodotti finiti dell’industria manifatturiera.
La portata dei progetti che la Russia sta realizzando in Estremo Oriente richiede che venga aggiornato in egual misura il sistema energetico di queste regioni. Allo stesso tempo, esistono condizioni davvero uniche per lo sviluppo dell’energia idroelettrica, nucleare e rinnovabile nel rispetto dell’ambiente.
Per sostenere le iniziative imprenditoriali e l’economia dell’Artico e dell’Estremo Oriente, grande importanza rivestono i progetti nel settore dei trasporti, che includono un’espansione delle rotte logistiche esistenti e l’apertura di nuovi corridoi per il trasporto merci.
L’Estremo Oriente russo dovrebbe diventare una piattaforma per le industrie della “nuova economia”, compreso lo sviluppo del turismo nei parchi nazionali del Primorye, della regione di Khabarovsk, di Yakutia, Buriazia, Kamchatka, Isole Curili e altre zone.
(Ambasciata della Federazione Russa in Italia, 12 settembre 2023)