Minima Cardiniana 432/5

Domenica 17 settembre 2023, San Roberto Bellarmino

DA ANNI L’OCCIDENTE CI STAVA LAVORANDO CON OGNI MEZZO: ADESSO È FATTA
PUTIN E KIM: FRATELLI D’ARMI
Al Cosmodromo di Vostochny, nell’estremo oriente russo, va in scena il sodalizio tra Kim Jong Un e Vladimir Putin.
Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha offerto al presidente russo Vladimir Putin “pieno e incondizionato sostegno” alla “sacra lotta” della Russia per difendere i suoi interessi e ha affermato che Pyongyang sarà sempre al fianco di Mosca sul fronte “antimperialista”. Le dichiarazioni di Kim arrivano a margine di un vertice bilaterale tenutosi nel centro spaziale Vostochny Cosmodrome, nella regione dell’Amur, nell’estremo oriente russo. In un video diffuso dall’agenzia russa RIA si vedono i due leader che si salutano con un’amichevole stretta di mano. Quando gli è stato chiesto se lui e Kim avrebbero parlato di forniture di armi, Putin ha risposto che avrebbero discusso “di tutte le questioni”. Poco prima dell’incontro, Pyongyang ha lanciato due missili balistici a corto raggio dall’area di Sunan, in quella che gli osservatori reputano una ‘dimostrazione di forza’ volta a esibire la propria prontezza e capacità militare. E se tutto fa pensare che il sodalizio di Vostochny getti le basi per un nuovo asse anti-occidentale, gli Stati Uniti hanno già messo in guardia i due paesi sul fatto che un eventuale accordo sullo scambio di armamenti e tecnologia militare costituirebbe una violazione delle risoluzioni Onu e comporterebbe delle “conseguenze”.

Tecnologia in cambio di armi?
Al termine del faccia a faccia, durato due ore e mezza, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, commentando le speculazioni dei media su un possibile do ut des di armi in cambio di tecnologia, ha affermato: “l’Occidente ha violato molti obblighi contrattuali inviando armi dell’era sovietica all’Ucraina”. Kim non ha parlato apertamente di un possibile accordo sulle armi, ma ha promesso sostegno alla “giusta lotta” della Russia, un commento interpretato come un riferimento alla guerra in Ucraina. “La Russia è attualmente impegnata in una giusta lotta contro le forze egemoniche per difendere i propri diritti sovrani, la propria sicurezza e i propri interessi. Colgo l’occasione per affermare che saremo sempre al fianco della Russia sul fronte antimperialista e sul fronte dell’indipendenza” ha detto il leader nordcoreano. Nel suo viaggio, Kim era accompagnato da alti ufficiali militari nordcoreani, tra cui funzionari responsabili della produzione di armi e della tecnologia spaziale; in particolare, viaggiavano con lui il maresciallo dell’Esercito Popolare Coreano Pak Jong Chon e il direttore del Dipartimento dell’Industria delle Munizioni Jo Chun Ryong. Un dettaglio che – in assenza di annunci pubblici e conferenze stampa – lascia intuire che al centro dell’incontro ci sia stata proprio la possibile cooperazione militare tra i due paesi.

Mutuo soccorso?
Mosca rappresenta uno dei pochi partner del regime comunista nordcoreano, un paese estremamente isolato, accusato di essere uno ‘stato canaglia’ e soggetto, come la Russia, a pesanti sanzioni internazionali. Dopo l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2024, e man mano che la posizione di Mosca si indeboliva, per Pyongyang e Mosca è stato quindi naturale cercare una sponda l’uno nell’altro. Ma dal riavvicinamento, Vladimir Putin e Kim Jong Un desiderano cose diverse. Il presidente russo, che nel conflitto ucraino sta consumando moltissime risorse militari, è alla ricerca di armamenti che la Corea del Nord – dotata di un’enorme industria della difesa con capacità di produzione su larga scala – può fornire. Ma se l’accordo russo-nordcoreano dovesse andare in porto le implicazioni andrebbero ben oltre il conflitto in Ucraina. Infatti, il dittatore nordcoreano punta alla tecnologia, in particolare sottomarina e satellitare, per portare avanti il proprio programma nucleare. L’incontro presso la remota struttura siberiana da cui vengono lanciati i razzi russi Soyuz-2 riflette proprio l’interesse di Kim nel cercare l’assistenza di Mosca per costruire satelliti militari da ricognizione, fondamentali per le ambizioni nucleari di Pyongyang. Non da ultimo, il leader nordcoreano può sperare di ottenere aiuti umanitari che contribuiscano ad alleviare la grave crisi agricola che sta affrontando il paese, acuita da più di tre anni di chiusura al mondo esterno durante la pandemia.

Pechino ago della bilancia?
La partnership militare tra Russia e Corea del Nord non preoccupa solo gli Stati Uniti. Anche la Cina guarderebbe con inquietudine alla crescente affinità tra i due vicini. E se, ufficialmente, il governo cinese ha commentato che la visita del leader nordcoreano in Russia “riguarda i due paesi e le loro reciproche relazioni”, in privato secondo Bloomberg funzionari di Pechino avrebbero espresso delle riserve su una loro eventuale cooperazione militare. “A differenza della Russia, la Cina non vuole vedere le sue relazioni con gli Stati Uniti deteriorarsi – ha detto Cheong Seong-Chang del Sejong Institute all’agenzia France Presse – quindi è riluttante a vedere espandersi la loro partnership militare”. Gli osservatori notano che al momento una delle priorità di Pechino – alle prese con la grave crisi del settore immobiliare e il rallentamento di una crescita finora impetuosa – è ripristinare le relazioni con le potenze europee e governare le relazioni con gli Stati Uniti. Per questo, la chiave per ‘disinnescare’ l’intesa di Vostochny – secondo Fyodor Tertitskiy, dell’Istituto di studi coreani dell’Università Kookmin di Seul – è Pechino. “Il mio consiglio al presidente Biden o al [segretario di Stato] Antony Blinken o a chiunque altro è: inviate il vostro ambasciatore in Cina – afferma Tertitskiy – Perché, se [la Cina] dicesse a Putin: ‘Siamo scontenti di questo, questa è la nostra sfera di influenza, non vogliamo che commerciate con loro, Putin probabilmente acconsentirebbe, perché non può permettersi di far arrabbiare i cinesi”.
(ISPI, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, 13 settembre 2023)

E ora ci si chiede: dopo mesi e mesi d’incondizionato e spudorato sostegno militare, politico, economico, finanziario e propagandistico all’alleanza occidentoamericoucraina contro la Russia, come si fa a scandalizzarsi se Putin risponde a tono?