Domenica 24 settembre 2023, San Pacifico
EDITORIALE
Ormai la politica è scomparsa, fagocitata dall’attività elettorale: cioè dalla corsa indiscriminata all’accaparramento dei voti, mentre appunto questa forma di degrado è tra le principali ragioni del disamoramento dalla politica da parte dell’opinione pubblica. L’alto livello quantitativo di chi non si cura più nemmeno di andar a votare, aggiunto alle schede bianche o nulle di chi ci va ma non sa o non vuole scegliere, dovrebb’essere il principale problema di segreterie e quadri dei partiti politici in Italia. Ma essi sono ormai ridotti a puri e semplici “comitati elettorali” che funzionano (sempre meno e sempre peggio) come macchine acchiappasuffragio.
Ciò si nota molto bene soprattutto nel centrodestra, coalizione di amici-nemici e di fratelli-coltelli nella quale la principale attività di Forza Italia e Lega sembra indirizzata a recuperare i suffragi sottratti loro nella passata competizione elettorale da parte dei Fratelli d’Italia. Risultato: si alza l’asticella delle promesse elettorali, incentrate soprattutto sul problema economico-finanziario-fiscale (con grande sfoggio di promesse riguardanti indulti e condoni) e sulla questione migranti, a proposito della quale si va dalle assicurazioni irrealizzabili (“patti-bilaterali”, “blocco navale” eccetera) ai progetti criminali (creare campi di concentramento, “colare a picco” i barconi eccetera). Assenti i programmi politici seri e concreti: anche se le segreterie sapessero formularli, alla gente non importerebbe prenderli in considerazione. Grande Assente, poi, la politica estera: del suo ruolo in Italia nessuno si preoccupa. Ci pensano USA e NATO. – FC