Domenica 10 dicembre 2023, II Domenica di Avvento
IL VICINO ORIENTE, GAZA E IL “VETO” STATUNITENSE ALLA TREGUA
UN VULNUS DIFFICILE DA DIGERIRE E UN’ISTITUZIONE DA RIFORMARE
Siamo come spesso succede un po’ in ritardo con i nostri MC, che dovrebbero uscire alla domenica e vedono sempre più spesso la luce al martedì. Ma ciò sovente comporta ripensamenti salutari. Scrivo al mattino di lunedì 11.12, e mi ha sulle prime sorpreso un “fondo” di Paolo Mieli, Scoprirsi (adesso) pacifisti. Non avendo subito fatto caso al pur eloquente sovrattitolo, Sinistra e Ucraina, avevo pensato a un’allusione favorevole al “veto” statunitense alla proposta di tregua immediata emersa in sede di Nazioni Unite. Mieli viceversa se la prende con chi è favorevole alla pace a proposito del conflitto russo-ucraino e per questo sembra perorare la causa di concessioni a Putin. Non sono d’accordo con Mieli a proposito di questo tema, però sono felice che non abbia difeso la scelta a mio avviso criminale di Biden che prolunga il massacro di Gaza, rischia fortemente di alimentare estremismo e terrorismo musulmani e soprattutto aggrava le sofferenze del popolo palestinese.
E parliamo della scelta di Biden, lodata da Netanyahu: parliamo del suo carattere e magari delle sue possibili conseguenze.
ONU, GUTERRES INVOCA ARTICOLO 99. GLI USA PONGONO IL VETO
Gli Usa bocciano la proposta di un cessate il fuoco immediato a Gaza al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. È infatti bastato il veto statunitense a bloccare una bozza di risoluzione – che ha visto 13 voti a favore e l’astensione del Regno Unito – giudicata troppo “sbilanciata” per ricevere l’ok americano. Non passa così la tregua che l’Onu giudica necessaria, visto che la situazione nella Striscia è vicina al “punto di non ritorno”, con “l’ordine civile che sta crollando”. Gli aiuti umanitari, nel collo di bottiglia del valico di Rafah, stentano ad arrivare all’enclave palestinese. “Le strade – ha denunciato il direttore dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Thomas White – sono nel caos, soprattutto dopo il tramonto: alcuni convogli umanitari sono stati saccheggiati e i veicoli dell’Onu presi a sassate. La società è sull’orlo del collasso totale”.
Abu Mazen: “Veto Usa aggressivo e immorale”
“Aggressivo, immorale e una palese violazione di tutti i valori e i principi umanitari”. Così il presidente palestinese Abu Mazen, citato dalla Wafa, ha definito il veto degli Usa al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla Risoluzione che “obblighi Israele a fermare la sua aggressione contro la Striscia di Gaza”. “Gli Usa – ha aggiunto – sono responsabili dello spargimento di sangue di bambini, donne e anziani palestinesi a Gaza per mano dell’occupazione”.
Oxfam: “Veto è altro chiodo nella bara della credibilità degli Usa”
“Il fatto che l’amministrazione Usa abbia posto da sola il veto a un cessate il fuoco, mette un altro chiodo nella bara della credibilità degli Stati Uniti in materia di diritti umani”. Lo afferma Abby Maxman, presidente e ceo di Oxfam America, a seguito del voto su un cessate il fuoco immediato che si è tenuto ieri sera al Consiglio di sicurezza Onu, nel quale gli Usa hanno posto il loro veto impedendo l’approvazione della risoluzione. “L’amministrazione Biden ha avuto l’ennesima opportunità di essere all’altezza della sua alta retorica a sostegno dei diritti umani e di un ordine internazionale basato sulle regole. Il mondo è pronto a porre fine alla terribile carneficina di Gaza e a concentrarsi sul rilascio degli ostaggi e sull’aiuto ai palestinesi per ricostruire le loro vite”, si legge nella dichiarazione pubblicata sul sito di Oxfam, in cui Maxman sottolinea che “questa risoluzione era importante perché chiedeva un cessate il fuoco immediato e il rilascio di tutti gli ostaggi”.
Israele ringrazia gli Usa per il veto e attacca Guterres
Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha ringraziato gli Usa per il veto al Consiglio di sicurezza Onu sul cessate il fuoco a Gaza. Al tempo stesso ha attaccato il segretario generale Antonio Guterres accusandolo di stare dalla parte di Hamas. Cohen ha espresso “la gratitudine di Israele all’alleato americano per il suo sostegno nel continuare la lotta per riportare a casa gli ostaggi e eliminare Hamas”. Per Cohen la posizione di Guterres è “una vergogna e un marchio di Caino per l’Onu. La richiesta dell’Articolo 99, che non è stata avanzata per la guerra in Ucraina o in Siria, è un altro esempio della posizione parziale e unilaterale di Guterres”.
Londra: “Astenuti perché mancava condanna Hamas”
La Gran Bretagna ha deciso di astenersi sulla risoluzione dell’Onu che chiedeva l’immediato cessate il fuoco a Gaza – bloccata poi dal veto degli Usa – perché mancava una condanna precisa di Hamas e delle “atrocità” commesse dalla formazione palestinese il 7 ottobre. “Chiedere un cessate il fuoco ignora il fatto che Hamas abbia commesso atti di terrorismo e tenga ancora in ostaggio civili”, ha dichiarato la rappresentante del Regno Unito all’Onu, Barbara Woodward, citata dai media britannici. “Non possiamo votare a favore di una risoluzione che non condanna le atrocità commesse da Hamas contro civili israeliani innocenti”, ha aggiunto.
MSF: “Veto Usa atto contro l’umanità”
“Mentre le bombe continuano a cadere sui civili palestinesi e a causare una distruzione diffusa, gli Stati Uniti hanno usato ancora una volta il loro potere per bloccare il tentativo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di chiedere un cessate il fuoco a Gaza. Ponendo il veto a questa risoluzione, gli Stati Uniti sono gli unici a votare contro l’umanità, diventando inoltre complici della carneficina a Gaza”. A dirlo è Avril Benoît, direttore generale di Medici Senza Frontiere (MSF) negli Stati Uniti, a seguito della decisione di Washington di porre il veto su una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco umanitario, immediato e permanente, nella Striscia di Gaza.
Hamas contro veto Usa: “Decisione disumana”
Hamas ha condannato con fermezza il veto degli Stati Uniti che ha bloccato la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza. La formazione palestinese, ha dichiarato in una nota Izzat al-Risheq – membro dell’ufficio politico – considera la mossa di Washington “non etica e disumana”. “L’ostruzione degli Stati Uniti all’approvazione di una risoluzione per il cessate il fuoco è una partecipazione diretta con l’occupazione all’uccisione del nostro popolo e nel commettere ulteriori massacri e pulizia etnica”, ha affermato al-Risheq.
Guterres: “Atti di Hamas contrari alle leggi di guerra non assolvono Israele dalle sue violazioni”
“Il lancio indiscriminato di razzi da parte di Hamas su Israele e l’uso di civili come scudi umani sono contrari alle leggi di guerra ma non assolvono Israele dalle sue stesse violazioni. Il diritto internazionale umanitario non può essere applicato in modo selettivo. È sempre equamente vincolante e non dipende dalla reciprocità”. Ad affermarlo è il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres in un post su ‘X’.
Netanyahu: “Giusta la posizione degli Usa all’Onu, stop alla guerra impedirebbe di eliminare Hamas”
La posizione degli Usa è “giusta”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu sul veto espresso dagli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza dell’Onu. “Gli altri Paesi devono comprendere – ha aggiunto – che è impossibile sostenere l’eliminazione di Hamas da una parte, e dall’altra fare appello per lo stop della guerra che impedirebbe quella eliminazione”. Israele – ha concluso – “proseguirà la sua giustificata guerra volta all’eliminazione di Hamas e per raggiungere il resto degli obiettivi che sono stati stabiliti”.
Russia: “Usa hanno firmato condanna a morte civili”
“Gli Stati Uniti hanno letteralmente firmato davanti ai nostri occhi una condanna a morte per migliaia, se non decine di migliaia, di civili in Palestina e Israele”. Lo ha dichiarato il vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polianski, commentando il veto posto dagli Usa alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu sul cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. A favore hanno votato 13 Paesi (Cina, Francia, Russia – membri permanenti – Albania, Emirati Arabi Uniti, Brasile, Ecuador, Gabon, Ghana, Svizzera, Giappone, Malta e Mozambico), mentre il Regno Unito si è astenuto.
Erdogan: “Perso le speranze in Consiglio di Sicurezza Onu”
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha criticato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite definendolo il “Consiglio di protezione israeliano”, dopo il veto americano alla risoluzione che chiedeva il cessate il fuoco a Gaza. “Abbiamo perso le nostre speranze e aspettative nei confronti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, ha detto Erdogan. “A causa del veto degli Stati Uniti, non è stata presa alcuna decisione sul cessate il fuoco a Gaza. È essenziale riformare il Consiglio di Sicurezza dell’Onu”, ha aggiunto, citato dall’agenzia Anadolu.
Amnesty: “Da Usa spietato disprezzo per le sofferenze dei civili”
“Con il loro veto, gli Stati Uniti hanno mostrato uno spietato disprezzo per le sofferenze dei civili di fronte a uno sconvolgente numero di vittime, alla vasta distruzione e a una catastrofe umanitaria senza precedenti in corso nella Striscia di Gaza occupata”. È l’accusa arrivata da Agnes Callamard, segretaria generale di Amnesty International, dopo il veto posto dagli Stati Uniti al testo della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un immediato cessate il fuoco nei Territori palestinesi occupati e in Israele. “Gli Usa hanno brandito il veto come un’arma contro il Consiglio di sicurezza, pregiudicando ulteriormente la sua credibilità e capacità di adempiere al mandato di mantenere la pace e la sicurezza internazionale”, ha denunciato.
(Fonte: il Fatto Quotidiano)