Domenica 28 gennaio 2024
San Tommaso d’Aquino, Quarta Domenica del Tempo Ordinario
EDITORIALE
NON CE LA FARANNO: PERÒ CI SONO
È cominciata la campagna elettorale per le Elezioni Europee. Quasi non ce ne siamo accorti. Nel mondo, hanno tutti troppo altro da fare. E poi, è ormai chiaro che l’Unione Europea, marchingegno truffaldino messo insieme dagli USA fondamentalmente per aggredire l’URSS e asservire il nostro continente, ha da tempo gettato quel che restava della sua maschera rispettabile. Le segreterie politiche dei vari partiti hanno già nominato i rispettivi candidati alle elezioni, disegnando con ciò il parlamento europeo futuro. Ormai è questo che si chiama democrazia. A votare ci andrà più o meno la metà degli aventi diritto, ma nessuno se ne preoccuperà. Per gli eletti, sarà il solito semi-sinecura ch’è ormai da tempo. Nei vari paesi europei, il partito più forte è quello degli astenuti. Gli altri, è poco importante se saranno di destra o di sinistra: l’unanimismo della politica ufficiale è totale sulla questione russo-ucraina, quasi totale su quella israeliano-palestinese, irrilevante sul resto.
Ma forse qualcosa di nuovo si delinea all’orizzonte. Pare che in qualche paese europeo si stiano profilando alcuni partiti politici nuovi, che saranno immediatamente qualificati come “populisti” o roba del genere. In Italia, è nato da poco il partito Democrazia Sovrana Popolare (DSP) guidato da Marco Rizzo, sessantaquattrenne, ex eurodeputato comunista, e da Francesco Toscano, quarantaquattrenne, avvocato, cattolico-sociale, animatore di “Visione TV”.
La DSP è data dai giornali e dai media all’1,40% circa. Si batte contro la globalizzazione “incompatibile con la democrazia”, contro il “pensiero unico”, contro il vecchio ordine unipolare della gestione unica statunitense e a favore di un nuovo ordine multipolare, per l’uscita dalla NATO, per il ripristino della leva militare ridotta, contro il perdurare dello sfruttamento coloniale dei paesi occidentali in Asia, contro le politiche liberistiche e in favore della piena occupazione, contro il turpe mercato di Davos.
Tra ieri 27 e oggi 28 la DSP ha tenuto il suo Congresso Nazionale all’Hotel Ergife di Roma. Adesso, o domani, i giornali usciranno con un trafiletto di una colonna – se lo metteranno – nel quale diranno ch’erano una cinquantina. Non è vero. La grande sala dei congressi dell’Ergife, centinaia di posti a sedere, rigurgitava e c’erano posti in piedi.
Marco Rizzo e Francesco Toscano hanno firmato un libretto-programma, Le ragioni di una scelta, pubblicato da Visione Editore. Procuratevelo. Scrivete a www.democraziasovranapopolare.it e a info@democraziasovranapopolare.it . Oggi, tutto ciò può sembrare patetico e irrilevante. Se il trend italiano ed occidentale continuerà a procedere nella direzione attuale, potrebbero esserci delle sorprese e potreste rivedere il vostro assenteismo e la vostra sfiducia. FC