Domenica 19 gennaio 2025, Santi Mario, Marta, Abaco e Audiface
LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA
TUTTO MERITO DI GIORGIA MELONI?
di Francesco Petrone
Tutto il mondo politico, da Destra e Sinistra, ed il mainstream hanno ringraziato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni la quale si era recata negli Stati Uniti poco prima che Cecilia Sala fosse liberata. Vengono però forti dubbi sul fatto che la Sala sia stata liberata in seguito al dialogo di Giorgia Meloni con quello che a giorni sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti. Sembra più probabile che la giornalista italiana sia stata liberata in seguito ad un accordo fra i servizi segreti italiani e iraniani. Infatti, fra i servizi segreti dei due Paesi esiste un canale aperto da tempo per contrastare la lotta al traffico di stupefacenti, che è un problema per entrambi i Paesi.
È stato recentemente reso noto che nell’ultimo anno molti agenti iraniani sono caduti proprio in questa battaglia. Nei giorni scorsi il Ministro della Giustizia Nordio ha reso pubblico il fatto che le prove fornite dagli americani erano inconsistenti e che tali reati, anche se fossero stati dimostrati, non avrebbero previsto un’estradizione. Probabilmente Meloni ha voluto prendersi la scena volando in America per parlare di dazi con Trump, ma lasciando intendere che solo per merito suo la Sala è stata liberata, facendo aumentare, di conseguenza, di mezzo punto il suo partito. Invece sembra proprio che la cosa fosse già risolta.
La Meloni ha fatto probabilmente come fece De Gasperi, che si affacciò con l’assegno dalla scaletta dell’aereo facendo intendere che era stato concesso grazie alla sua abilità di politico, quando invece era la quota del piano Marshall spettante all’Italia. Infatti, gli italiani gli sono ancora riconoscenti a De Gasperi per quell’assegno. Si comprende in tal modo il perché la responsabile dei servizi Elisabetta Belloni si è dimessa dall’incarico per protesta. Non per essere stata scavalcata, ma forse per essere stata defraudata del merito del successo ed essere stata privata del giusto riconoscimento.