Minima Cardiniana 493/0

Domenica 26 gennaio 2025
III Domenica del Tempo Ordinario, Santi Timoteo e Tito

27 GENNAIO. Il Giorno della Memoria
In un film di Roberto Benigni, sono gli statunitensi a liberare il campo di Auschwitz il 27gennaio 1945. Non è vero. Furono i carristi dell’Armata Rossa. E il 27 gennaio è nato – come ha più volte ricordato il suo principale promotore, Furio Colombo – per ricordare, attraverso la memoria della Shoah, tutti i martiri di tutti i genocidi del mondo: dagli indiani d’America agli armeni e a tutti gli altri.
Due giorni or sono un membro illustre della Comunità ebraica milanese, l’amico Marco Vigevani, lo ha richiamato con parole nobilissime: la Shoah è il simbolo immenso e doloroso di tutti i massacri e di tutte le ingiustizie del mondo: la sua divisa è che MAI PIÙ nel mondo debba verificarsi una vergogna del genere.
Ma il ventre che ha generato Auschwitz è ancora gravido. Pensiamo agli israeliani massacrati il 7 ottobre. Pensiamo alla feroce, disumana, infame distruzione di Gaza: una rappresaglia trasformata in pura iperbolica vendetta e che prelude obiettivamente alla cancellazione delle speranze palestinesi d’indipendenza. Per le molte decine di migliaia di morti di Gaza non ci sarà nemmeno un ricordo nelle molte celebrazioni del 27 gennaio prossimo. E quello sarà un modo per offendere di nuovo anche quelli di Auschwitz riducendoli a un argomento ideologico e conformistico.

INDICE
1. EDITORIALE
2. GOD BLESS AMERICA…
3. CAMERATA ELON MUSK, BENVENUTO!
4. L’ANGOLO DI KRANCIC
5. ARTE ARTE E ANCORA ARTE
6. LIBRI LIBRI LIBRI