Minima Cardiniana 430/4

Minima Cardiniana 430/4

Domenica 3 settembre 2023, San Gregorio Magno

DALL’AFRICA QUALCOSA DI NUOVO
GABON: IL GOLPE “DIVERSO” CONTRO UN REGIME PUTRESCENTE
di Francesco Strazzari
Una rivoluzione di palazzo capitanata dai berretti verdi della guardia del palazzo stesso, che mettono fine all’ennesima farsa elettorale e decretano “la dissoluzione di tutte le istituzioni”, rovesciando 55 anni di dinastia-regime della famiglia Bongo, fedelissimo ancoraggio delle strategie della Françafrique.
E tuttavia, pur allungando la lista dei putsch militari che continuano a susseguirsi nell’Africa francofona, il golpe in Gabon non può essere letto come semplice conseguenza del declino dell’influenza di Parigi in Africa. A ben guardare, le somiglianze con gli altri golpe sono prevalentemente di superficie. Continua a leggere “Minima Cardiniana 430/4”

Minima Cardiniana 426/1

Minima Cardiniana 426/1

Domenica 9 luglio 2023, Santa Veronica

EDITORIALE
PER LA CHIAREZZA: DUE SEMPLICI PAROLE SUL CONTINENTE AFRICANO
“Da questo luogo e da questo giorno comincia un’era nuova nella storia del mondo”. Tale il lapidario, profetico avviso di Wolfgang Goethe allorché, all’indomani della battaglia di Valmy del 20 settembre del 1792, egli si trovava soldato dell’esercito prussiano in rotta, tra la fame, il freddo e la dissenteria.
Quando cominciano, nel mondo, le ere nuove? È un vecchio problema, e non solo di periodizzazione. Certo, le “ere” storiche sono una convenzione; e ancor più lo sono gli avvenimenti che noi prendiamo volta per volta a simbolo del chiudersi o dell’aprirsi di un’epoca. La presa della Bastiglia del 1789 e la battaglia di Valmy del 1792 continuano tuttavia ad occupare, nel nostro immaginario, un ruolo analogo alla conquista di Granada e alla scoperta del Nuovo Mondo del 1492. Sappiamo bene che si tratta di simboli e di convenzioni: tuttavia, non è solo per abitudine scolastica se restiamo intimamente fedeli all’idea schematica che l’età moderna sia sorta nel 1492 e tramontata, appunto, nel 1789-92 per dar luogo all’età contemporanea. Continua a leggere “Minima Cardiniana 426/1”

Minima Cardiniana 403/4

Minima Cardiniana 403/4

Domenica 4 dicembre 2022, Seconda Domenica di Avvento

NIGER. LE PAROLE DEL SUO PRESIDENTE (DA CONFRONTARE CON LA VERITÀ, DA NOI DESCRITTA NEL “M.C.” 402)
Il Niger è forse il paese più ricco del mondo: ed ospita la gente più povera della terra. Un paradosso immenso e vergognoso, contrario a tutte le leggi divine e mane. Il perché lo abbiamo spiegato qui in “M.C.”, n. 402 del 27.11.402, citando alla lettera una lunga e bella pagina del libro (ebbene, sì!) di Giorgia Meloni, Io sono Giorgia. A suo tempo abbiamo invitato i lettori a individuare l’autore di quel pezzo, che noi pubblicavamo difeso dall’anonimato. Hanno risposto correttamente solo in tre, e tutti grazie all’ausilio degli istrumenti informatici. Congratulazioni a Giorgia Meloni per la sua bella analisi: le auguriamo di promuovere azioni di governo coerenti con quanto ha dichiarato in quella pagina. Quanto a Maurizio Molinari e a Mohamed Bazoum, leggano appunto là quanto avrebbero dovuto denunziare entrambi. Altro che “nuovo accordo tra Europa e Africa”. Continua a leggere “Minima Cardiniana 403/4”

Minima Cardiniana 402/1

Domenica 27 novembre 2022, Prima Domenica d’Avvento

EDITORIALE
AFRICA. CHE SI COMNCI A PARLAR CHIARO?
Buone nuove, amici cari. Stiamo tornando alla normalità. Dopo ben nove mesi d’“informazione” (si fa per dire) sulla guerra che ci si ostina a chiamare russo-ucraina, le prime pagine non sono tutte così occupate dall’eroismo di Zelensky e dalle birbonate di Putin. Riaffiorano Covid e terrorismo islamico: in effetti, ci stavano mancando. E si cominciano a vedere in TV anche dei russi, quelli veri, sia pure scegliendo accuratamente tra i buoni esiliati, o isolati in patria, e i cattivi stupidi o patriottardi. Ha cominciato Stella Pende, ieri sera 26 novembre su Rete4: e tanto nomini…
E forse c’è qualcosa di nuovo anche a proposito dell’Africa e dei migranti. Ci si comincia a chiedere se la distinzione tra profughi rifugiati che possono godere legittimamente del diritto d’asilo in quanto fuggono “da guerre e dittature” (ed è arcinoto che le guerre le scatenano solo le dittature…) e migranti economici che si limitano ad averne abbastanza di fame, miseria e mancanza di lavoro sia poi così netta e legittima. D’altronde, ci si è detto, dall’Africa mica fuggono i pezzenti, perché le comode crociere su gommoni offerte da scafisti umanitari ma un tantino esosi costano care: no, dal continente nero sta fuggendo il “ceto medio”. Lo chiamereste voialtri, che per “ceto medio” siete abituati a riferirvi a gente come il vostro vicino ragionier Carletti, che ha l’utilitaria e la colf a ore e la domenica porta la famiglia in pizzeria, il “ceto medio” dei gommoni zeppi di gente abbigliata d’improbabili t-shirts di quarta mano leziosamente adorni di scritte sportive o pubblicitarie?
Questo strano “ceto medio”, ci viene detto, “fugge dalla miseria”. Ma sarà poi vero? Lascio la parola a qualcuno che già nello scorso anno dimostrava la preparazione, l’onestà, la lucidità e il coraggio di scrivere quanto segue: Continua a leggere “Minima Cardiniana 402/1”