Domenica 3 settembre 2023, San Gregorio Magno
ANCORA SU CAPITALE E CAPITALISMO
IL CAPITALISMO È UNA RELIGIONE? ALCUNE NOTE SU CAPITALE, TERRITORIO, SOGGETTIVITÀ E POLITICHE COMUNITARIE
di Raffaele Iannuzzi
Ai miei compagni di ieri e ai miei fratelli di oggi, dissimili e uniti a costruir nuovo futuro.
(Friedrich Nietzsche)
Scrive Nietzsche in Aurora (1879-1881):
In confronto col modo di vivere di interi millenni dell’umanità, noi uomini di oggi viviamo in epoca assai poco ligia al costume […]. Così, per esempio, anche il principio fondamentale: eticità non è nient’altro (dunque, in particolar modo, niente più) che obbedienza ai costumi, di qualunque specie essi possano essere. I costumi peraltro sono il modo tradizionale di agire e di valutare. In cose dove nessuna tradizione comanda, non esiste eticità; e quanto meno la vita è determinata dalla tradizione, tanto più piccolo diventa il circolo dell’eticità. L’uomo libero è privo di eticità, poiché egli vuole dipendere in tutto da sé e non da una tradizione: in tutti gli stati primordiali dell’umanità, “malvagio” ha lo stesso significato di “individuale”, “libero”, “arbitrario”, “inconsueto”, “non previsto”, “incalcolabile”. Sempre commisurandoci al criterio di valutazione di questi stati, se un’azione viene compiuta non perché la tradizione comanda, ma per altri motivi (per esempio, a cagione dell’utilità individuale), anzi perfino per quegli stessi motivi che un tempo hanno costituito il fondamento di una tale tradizione, viene detta non conforme all’eticità e viene sentita come tale anche dal suo autore: essa, infatti, non è stata compiuta per obbedienza alla tradizione. Che cos’è la tradizione? Un’autorità superiore, alla quale si presta obbedienza non perché comanda quel che ci è utile, ma soltanto perché ce lo comanda (Libro primo, n. 9). Continua a leggere “Minima Cardiniana 430/5”