Minima Cardiniana 437/5

Minima Cardiniana 437/5

Domenica 22 ottobre 2023, San Giovanni Paolo II

SIAMO IN GUERRA
LA LUNGA FRONTIERA DELLA GUERRA IN EUROPA
di Valeria Poletti
L’eredità della Guerra Fredda, terminata senza che si fosse verificato un conflitto armato di grandi proporzioni in Europa, pareva configurarsi in un “nuovo ordine mondiale” a egemonia statunitense nel quale guerre a bassa intensità restavano confinate a quella “periferia” dove l’auto-dissoluzione dell’Unione Sovietica aveva aperto ampi spazi all’espansione dell’imperialismo occidentale e dove le guerre condotte dalle super e medie potenze potevano essere definite “interventi umanitari”.
A dispetto delle aspettative, l’eredità della Guerra Fredda è la guerra calda, e il suo epicentro è l’Europa. Continua a leggere “Minima Cardiniana 437/5”

Minima Cardiniana 425/3

Minima Cardiniana 425/3

Domenica 2 luglio 2023, San Liberato Martire

CRISTIANITÀ OVVERO EUROPA, EUROPA OPPURE OCCIDENTE
Avviamo con questo numero dei MC una nuova rubrica, evidentemente ispirata a un noto saggio del poeta Novalis, Christenheit oder Europa. Un titolo che oggi può suonare ironico o ironicamente paradossale: in sé può significare ovvero, ma anche oppure. Novalis non aveva dubbi, aprendo il suo affascinante saggio con un alto elogio dell’età ottoniana; ma noi abusiamo dell’involontaria ambiguità di quel titolo, Christenheit oder Europa, e proponiamo a nostra volta un Christenheit oder Abendland ch’è piuttosto un Europa oder Abenland, nel senso disgiuntivo anzi oppositivo. Ci avete mai pensato alla bellezza inquietante di questa parola “Occidente” in tedesco, “La Terra della Sera”? Non vi ricorda la Terra di Mordor – dove l’ombra cupa scende cara alla vostra adolescenza tolkieniana? Continua a leggere “Minima Cardiniana 425/3”

Minima Cardiniana 424/3

Minima Cardiniana 424/3

Domenica 25 giugno 2023, San Guglielmo

UN RITORNO AL PROGETTO ORIGINARIO
EUROPA
di Bruno Bosi
Il modello di società statale nazionale, nato in Europa, evidenzia i suoi limiti come causa delle due guerre mondiali. Per questo, subito dopo le guerre mondiali, viene messo in discussione: si tenta di superare questa forma di società con una società sovrastatale. L’Europa tra enormi difficoltà ha cercato una nuova formula per superare gli attriti tipici delle relazioni imperniate sulla politica di potenza. Fino all’inizio del nuovo secolo l’UE era il più avanzato laboratorio di sperimentazione di relazioni sovrastatali e poteva diventare un modello per una strutturazione della globalizzazione multipolare. Poi, per tentare di rinviare un inevitabile crollo del capitalismo finanziario, si è accodata alle velleità USA di egemonia globale andando a confluire nell’Atlantismo. Una assurda pretesa di dominio globale basata su un potere finanziario solo virtuale e un potere militare reale. Per mantenere in piedi l’apparato finanziario, privo di consistenza reale, è necessario impedire l’esistenza di qualsiasi alternativa volta ad esprimere una qualche forma di autonomia. Questa la ragione di esistere dell’abnorme apparato militare USA, con costi insostenibili che richiedono la complicità dell’UE. Un progetto, che prevede dei dominatori e quindi dei dominati, destinato a suscitare la nascita di una coalizione contrapposta: ed è quanto sta avvenendo con lo scontro tra NATO e BRICS, anche se per ora è dissimulato nello scontro tra Russia e Ucraina. Continua a leggere “Minima Cardiniana 424/3”

Minima Cardiniana 413/3

Minima Cardiniana 413/3

Domenica 19 marzo 2023, Quarta Domenica di Quaresima, San Giuseppe

IL RITORNO DEI “SONNAMBULI”
LA RUSSIA, L’UCRAINA E L’EUROPA IN GUERRA
di Giuseppe Spagnulo
In un volume del 2018, venuto alle stampe in concomitanza con le elezioni che avevano confermato per la quarta volta il mandato di Vladimir Putin come presidente della Federazione russa, Fabio Bettanin, storico dell’Università “l’Orientale” di Napoli ed autorevole studioso di storia russa e sovietica, aveva fornito una descrizione molto ampia e dettagliata della posizione della Russia nel contesto internazionale che si era venuto a delineare all’indomani dei fatti di Euromajdan e dell’annessione della Crimea. Putin e il mondo che verrà. Storia e politica estera della Russia nel nuovo contesto internazionale (Viella, 2018) – questo il titolo del libro in parola – aveva offerto un’analisi molto ricca, accurata e approfondita della parabola russa del dopo Guerra fredda, spiegando le ragioni che, alla fine degli anni Novanta, avevano portato all’ascesa di un ex funzionario del KGB, Vladimir Putin, quale guida carismatica della Russia, all’epoca superpotenza collassata e declassata, travagliata dal drammatico processo di transizione post-sovietico. Continua a leggere “Minima Cardiniana 413/3”