Minima Cardiniana 475/2
Domenica 7 luglio 2024, Beato Benedetto XI
PER GIORGIA MELONI GLI ESAMI DI DEMOCRAZIA NON FINISCONO MAI
HOARA BORSELLI DEL GIORNALE INTERVISTA FRANCO CARDINI
“MELONI HA VOLTATO PAGINA. L’ANTIFASCISMO RESTA VAGO”
Hoara Borselli è stata brava, onesta, corretta: ma tre quarti d’ora di dialogo telefonico sono difficili da riassumere in poche righe di quotidiano. Su molti temi siamo qui e altrove tornati più volte e sarà necessario tornarvi di nuovo. In particolare sull’antifascismo, che non è stato mai definito e che resta generico. Il fascismo appartiene a pieno titolo alla Modernità, ne è parte fondamentale e ineliminabile. La sfida, tante volte lanciata da noi e mai raccolta dal composito, contraddittorio a ambiguo fronte antifascista, è quella d’individuare gli elementi caratteristici ed esclusivi del fascismo, contro i quali tutti gli antifascisti dovrebbero schierarsi per potersi definire legittimamente antifascisti tout court, senza aggettivazioni. Ma non ci sono: il fascismo è talmente intrecciato e connesso con il resto della Modernità da costituire un blocco con essa. Esistono quindi legittimamente un antifascismo comunista, uno libertario, uno radicale, uno socialista, uno cattolico, uno liberale, uno conservatore: ma ciascuno di essi presenta anche aspetti analoghi al fascismo (o almeno a uno dei fascismi, come vogliono coloro che sostengono ch’esso vada declinato al plurale). Diverso discorso sarebbe se si parlasse di nazismo, data la sua particolare e scellerata caratteristica antisemita: ma – per quanto al riguardo non vi sia affatto concordia fra gli studiosi –, la reductio del fascismo al nazismo non appare convincente. Legittimo quindi dirsi antifascisti: a patto che si specifichi a quale antifascismo ci si vuol riferire (socialista, liberale eccetera). Altrimenti siamo davanti a puro conformismo, a pura demagogia. FC Continua a leggere “Minima Cardiniana 475/2”