Domenica 3 ottobre 2021, San Gerardo
ANCORA SUL PROFESSOR BENOZZO
Ormai, noialtri di Minima Cardiniana consideriamo Francesco Benozzo “uno di noi”. Non è che tutti noi condividiamo tutte le sue tesi: ma ci pare che esse siano degne di esser conosciute ed egli ha sempre ricevuto tutto il nostro sia pur modesto appoggio per diffonderle.
Ora però ci troviamo di fronte alla rotta di collisione fra il suo atteggiamento e le disposizioni governative. Era ovvio, direte: in effetti lo era. Ma un conto è parlare delle cose, discuterne, prevederle, magari addirittura augurarsi che avvengano (o che non avvengono); e un conto è assistere al loro verificarsi con tutta la relativa gravità. Speravamo, forse con leggerezza, che alla fine quel ch’è accaduto non sarebbe successo. È accaduto.
Ora, giudicate voi? Benozzo ha “tirato dritto” convinto che il rettorato avrebbe ceduto davanti al suo “ricatto”? O persuaso al contrario che anch’esso avrebbe tirato dritto, e che oportet ut scandala eveniant? Chi dei due avrebbe dovuto mollare all’ultimo momento, cedere dinanzi a un “motivo superiore”? E quale sarebbe poi stato, questo “motivo superiore”? Come sapete, le guerre non si verificano mai quando una parte ha ragione e l’altra torto, ma quando entrambe hanno le loro buone ragioni. E allora bisogna pure schierarsi. O dichiararsi neutrali. Ma sarebbe lecita, quest’ultima posizione? E per quanto tempo, se non si riuscisse a trovare una soluzione mentre i poteri governativi ancora latitano, conducendo una politica di obbligatorietà del vaccino senza però sanzionarla ufficialmente e renderla legale?
Non abbiamo per ora la soluzione in tasca. Però un comunicato a proposito del “Caso Benozzo” lo dovevamo a lui e a tutti voi.
Ecco qua. Con Marco Antonio nel Julius Caesar di Shakespeare, noi dichiariamo che “ora, o malanno, tu sei consumato”. Queste poche pagine non chiudono l’incidente: al contrario, lo aprono. Continua a leggere “Minima Cardiniana 346/3”