Minima Cardiniana 336/5

Domenica 18 luglio 2021, San Federico

LIBRI LIBRI LIBRI
Marina Montesano, Ai margini del Medioevo. Storia culturale dell’alterità, Roma, Carocci, 2021, pp. 271, euri 21,00
Accampata tra storia medievale e antropologia culturale, Marina Montesano – medievista nell’Università di Messina – attrasse tre anni fa su di sé l’attenzione internazionale degli studiosi redigendo direttamente in inglese un sostanzioso Classical culture and witchcraft in Medieval and Renaissance Italy (Palgrave, 2018); e di lei è in uscita anche la riedizione della sintesi Caccia alle streghe (Corriere della Sera, 2021).
Questo suo nuovo libro dedicato ad alterità e marginalità esce adesso con straordinaria – e senza dubbio non programmata – tempestività, nel clima delle polemiche suscitate dal ddl Zan e in generale dal dibattito corrente sulle minoranze. Dopo la grande stagione della storia delle eresie, in Italia dominata fra Anni Sessanta e Anni Ottanta da Raffaello Morghen e Raoul Manselli, e la ventata innovativa della “Nouvelle Histoire”, gli studi di James Boswell, di Bronislaw Geremek e di altri ci hanno ormai abituati a identificare e codificare questioni a lungo lasciate in ombra, dalla pluralità delle culture subalterne nell’Europa medievale al “nonconformismo religioso” (non sempre esauritosi nell’eresia), all’omosessualità-transessualità con la connesse problematiche di genere, al vagabondaggio e al nomadismo. Un quadro intrigante, certamente composto di tasselli anche assai lontani gli uni dagli altri, ma che potrebbero trovare un comune denominatore nell’atteggiamento della maggioranza nei confronti di tali minoranze. Quali sono i meccanismi di inclusione ed esclusione? Come si crea e si definisce l’alterità? Il Medioevo è stata un’età persecutoria, come hanno affermato in passato alcuni classici della storiografia? Continua a leggere “Minima Cardiniana 336/5”

Minima Cardiniana 334/9

Domenica 4 luglio 2021, Santa Elisabetta di Portogallo

LIBRI LIBRI LIBRI

Marina Montesano, Dio lo volle? 1204: La vera caduta di Costantinopoli, Roma, Salerno Editrice, 2020, pp. 186, euri 16 (“Aculei”, 40)
“Le crociate – come assicura anche Cesare Pavese nei Dialoghi con Leucò – furono più di sette”. Per la verità altri manuali scolastici, almeno fino a qualche anno fa, ne contavano anche più di otto: ed erano ancora pessimisti. Oppure ottimistici: dipende dai punti di vista. Il fatto è che, se per crociate s’intendono riduttivamente le “spedizioni condotte (secc. XII-XIII) dai cristiani d’Occidente per strappare la Terrasanta dal dominio musulmano”, come si esprime per esempio l’Enciclopedia Universale Garzanti (la “Garzantina”), esse furono molte di più. Se poi si pensa a tutte quelle che furono definite tali a livello di diritto canonico, secondo il quale a chi vi partecipava era accordata un’indulgenza plenaria, allora il numero di esse si dilata e l’orizzonte si complica. La parola “crociata” venne adottata molto tardi nel linguaggio giuridico ufficiale: non prima del Tre-Quattrocento, mentre di solito si dice che la “prima crociata” (che non si chiamava così) durò dal 1096 al 1099); e si continuarono a bandire spedizioni analoghe alla crociata fino al Settecento, occasionalmente anche più tardi. Continua a leggere “Minima Cardiniana 334/9”