Minima Cardiniana 422/3

Minima Cardiniana 422/3

Domenica 11 giugno 2023, Corpus Domini

E GLI UCRAINI PARTONO AL CONTRATTACCO. O, ALMENO, SEMBRA
LA “CONTROFFENSIVA” È UN FUMETTO DI SANGUE
di Fabio Mini
Sulla mappa dell’Ucraina finalmente ritornano le freccette (simbolo di direzione di movimento), i cerchietti (simbolo di aree di combattimento) e la designazione degli obiettivi strategici ovvero quelli da conquistare e mantenere per dichiarare la vittoria. Mancano ancora i soldatini e i carrarmatini così cari ai nostri narratori di guerra, ma è questione di poco, arriveranno anche loro. Continua a leggere “Minima Cardiniana 422/3”

Minima Cardiniana 422/5

Minima Cardiniana 422/5

Domenica 11 giugno 2023, Corpus Domini

LA DIGA DISTRUTTA. ASCOLTIAMO DEMOCRATICAMENTE L’ALTRA CAMPANA
La democrazia è un’ideologia: lo ha dimostrato anni fa, in uno dei suoi lucidi pamphlet, Luciano Canfora. Sono seguace convinto della sua tesi, e di quell’ideologia ne faccio personalmente volentieri a meno. Ma a quanto pare la sua accettazione corrisponde ormai a un pregiudizio diffuso. E allora diamo, da non-democratici, una bella lezione di metodo e di etica ai democratici. In democrazia, prima di prender partito si ascoltano tutte le campane. Il Ministero degli Affari Esteri della Russia, riguardo alla distruzione della diga, ha parlato: nessuno in Occidente ha ascoltato le sue ragioni. Facciamolo ora: fatelo anche voi. Continua a leggere “Minima Cardiniana 422/5”

Minima Cardiniana 417/5

Minima Cardiniana 417/5

Domenica 7 maggio 2023, Santa Domitilla Martire

L’INDUSTRIA BELLICA E IL WELFARE
IL COSTO SOCIALE DELLA GUERRA IN EUROPA
di Valeria Poletti
Per quanto la cosiddetta “opinione pubblica” si sia assuefatta all’idea che il Paese sia attore sempre più direttamente coinvolto nella guerra in Ucraina e che il conflitto opponga in realtà la NATO alla Russia, non c’è percezione comune di quanto l’Italia sia compromessa negli eventi bellici.
Nello scenario di una guerra di lunga durata che minaccia di espandersi sul territorio europeo, l’Italia ha una posizione strategica nel Mediterraneo ed è deputata a ricoprire un ruolo di primaria importanza: oltre al grandissimo numero di basi militari USA e NATO, il nostro Paese ospita sul suo territorio alcuni rilevanti centri di comando operativo e di intelligence. Continua a leggere “Minima Cardiniana 417/5”

Minima Cardiniana 415/2

Minima Cardiniana 415/2

Domenica 23 aprile 2023, San Giorgio

UNA CONSIDERAZIONE STORICO-FILOSOFICA SULLA GUERRA IN CORSO…
Conosco da oltre un quarantennio l’amico e collega Dino Cofrancesco: lo conobbi in seguito a un suo gesto di limpido, onesto coraggio. Nel 1981 alcuni giovani provenienti dal Movimento Sociale Italiano e/o da organizzazioni variamente ad esso collegate manifestarono con lucida decisione il loro disagio di fronte a un modo di “essere di destra” o di “stare a destra” da essi ormai ritenuto inaccettabile, sia perché incoerente sia perché ormai reso desueto dalla storia. Quei giovani, che guardavano agli scritti di Alain de Benoist e di altri giovani pensatori francesi come a un modello da sviluppare, erano guidati da un trentunenne, Marco Tarchi, e si riunirono nella località di Cison di Valmarino per un congresso destinato a rimaner memorabile.
Il loro gesto, che fra l’altro tagliava netto il cordone ombelicale con tutta una destra polverosamente nostalgica e ammalata di neoatlantismo, avrebbe dovuto esser guardato con estremo interesse dalle sinistre. Non perché le loro posizioni fossero “filogauchistes”, non lo erano per nulla, ma perché stavano dimostrando che a destra nasceva qualcosa di nuovo e di politicamente non sottovalutabile.
Ma fu proprio questo che al contrario allarmò alcuni settori della sinistra intellettuale, specie coloro che guardavano al magistero di Norberto Bobbio: e fu proprio lui, il “Mostro Sacro”, ad allarmarsi per primo. Non si può dire che quella fosse la sua prova migliore in termini di lungimiranza politica. In altri settori del pensiero intellettuale di sinistra – basti pensare a Massimo Cacciari e a Giacomo Marramao – le reazioni furono di tutt’altra natura.
In tale occasione, dall’ambiente del professor Bobbio si levò una sola voce anticonformista: coraggiosa, ferma, pacata. Quella di Dino Cofrancesco.
Raramente Dino ed io ci troviamo d’accordo. Il suo liberalismo e il mio sorelismo-schmittismo non sono fatti per intendersi. Ma l’amicizia e la stima sono altra cosa: e prevalgono. Sempre.
Benvenuto fra noi a Dino Cofrancesco. Non sempre concorderemo con lui, ma proprio per questo egli sarà per noi tanto più prezioso. Contiamo su una sua assidua collaborazione. Franco Cardini. Continua a leggere “Minima Cardiniana 415/2”